Il viaggio del 1981: sono andato in treno invece di andare in auto. Sono andato nel Veneto , sono andato a Montecchio Maggiore Alte Ceccato. C'era l'industria che faceva su le batterie delle auto. Io sono andato lì e quando sono partito c'era il battesimo della mia nipote. Ho portato le torte, i miei vestiti e le mie scarpe. Andare lì con col treno era fantasioso, non lo sapevo come era. Poi quando che mi aveva aspettato il mio cognato era contento, tutto preso. Al ritorno ti portiamo in auto, mi ha detto. Sono stato lì 5 o 6 giorni e ho dormito eh.
Mi ricordo che son stato lì a Febbraio per le maschere, son stato anche là. Anche con la neve dovevo spingere perchè la neve era tutta alta e l'auto si era infangata. Siamo andati in ospedale a portare là la nipote per andare dalla sorella.
Il treno era bello, sensibile, accogliente, gradevole e straordinario. Sul treno una volta si chiacchierava a e si parlava, ora sono tutti tenui e sensibili. In treno adesso se è pieno gli studenti ti fanno su caos e devi se esci o se non esci. Non si può stare lì addosso alle porte dei treni.
Andare in treno bisogna andare se è proprio necessario e urgente. Se fanno 20 o 30 scioperi assieme diventi incasinato.
La mia emozione era scioccata e stucchevole, sarebbe a dire che non ci crede se vai o non vai. E' da prima pagina.
Saluto il viaggio in treno, quello che guarda sempre e parla col microfono e che chiamo il mio biondone è Simone, quello che ha mangiato carne, pesce, pasta molisana che è Jonathan, Michi, Aldo che con le cure dovrebbe stare meglio, la Nico, le due spensierate sorelle Cinzia e Marzia, Silvano quel lamentone sempre, Fede, Nando, la Paola, Michael, Ale Lanzanova, Seba, Giovanni Ricardi, tutto il CSE, il CDD, laComunità, Barby e la Frency, il Baskin, il calcio e tutti gli sport e l'ultimo che è sempre il primo Dani + I.
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