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giovedì 28 agosto 2025

Passiranico e Lillo in Spagna

Un giorno i nostri eroi si trovarono a pensare a un viaggio nuovo da poter fare.

Passiranico disse: "Mmm, potremmo andare a Parigi". Lillo disse: "Nah, troppo caotica... e poi i Francesi non mi piacciono. Danimarca?". Passi disse: "Io dallo Zio di Ragnar non torno, quell'uomo mi mette i brividi". Lillo disse: "Dai, è della Lazio". Passi disse: "Ecco, appunto". Lillo disse: "Dai, sento Sebi". Lillo chiamò Sebi e lui rispose dicendo: "Che volete?". Lillo disse: "Innanzitutto buongiorno. Secondo, dove sei?". Sebi disse: "Sto partendo adesso per Barcellona, in Spagna, con papà e lo zio Ferro". Passi disse: "Possiamo venire anche noi?". Renato disse: "Mmm, non credo sia il momento adatto". Passi disse: "Perché?". Ferro disse: "Loro mi dicevano...". Sebi disse a Ferro: "Vaaaaiii di stare zitto e buono". Renato cantò: "Mi spiace, per ora mio figlio sta in un cuore perfetto". Ragnar cantò: "Domani smetto". Matteo disse: "Odio il Real Madrid e la maglietta bianca". Ragnar disse: "Viva la...". Sebi disse a Ragnar: "No! Ragnar! No!". Ragnar disse: "Ehi, intendevo viva la Spagna". Sebi disse ai nostri eroi: "Vabbè, venite anche voi".

Passi disse: "Eccoci". Sebi disse: "Occhio! Non girate a Barcellona con la maglia del Real". Lillo disse: "Quale? Questa?". Lillo indicò la maglia di Passi. Ferro guardò Passi e gli disse: "Ma allora sei scemo". Renato disse a Passi: "Sai cosa rischiamo con quella maglia addosso?". Neanche il tempo di dire un'altra frase che i nostri eroi furono assaliti. Un Barista urlò: "Cosa fate qui con quella maglia addosso?". Ferro disse al Barista: "Ohi, Madrileno! Dai, non essere geloso. T'amo, t'amo, t'amo più di me". Ragnar disse a Ferro: "Non fare la moglie un po' troppo scontrosa". Renato disse: "Mo se menamo". E infatti ci fu un mega rissone. Dopo la rissa, tutti vennero arrestati dalla Guardia Civile.

Sebi disse: "Ve lo avevo detto io di non litigare". Ragnar disse a Sebi: "Ah, tu hai detto di non litigare? Ma se hai sparato un bengala". Sebi disse a Ragnar: "Ehi, hanno toccato mio padre, ok?". Ferro disse: "Uh, bello sto pezzo". Renato disse a Ferro: "Lascia perdere il pezzo! Dobbiamo trovare qualcuno che ci possa liberare da qui". Sebi disse: "Sì e dove lo trovi qualcuno che arrivi fino in Spagna?". Ragnar disse a Sebi: "Ehi, quella non è l'auto della tua amica?". Sebi disse a Ragnar: "Nah...". Ferro disse a Sebi: "Come no? Guarda, è una Fiat con le tendine di Batman". Renato disse: "Qualsiasi persona tu sia, liberaci ti prego. Sono troppo vecchio per morire". Sebi disse a Renato: "Papà, siamo semplicemente in un carcere. Non ti hanno condannato a miglior vita". Daniele disse: "Avete finito? Usciamo da qui". Lillo disse a Daniele: "Le auto belle erano finite?". Daniele disse a Lillo: "Stai zitto e sali su sta macchina".

Lillo disse: "Siamo salvi". Sebi disse: "Ma siamo in Portogallo". Ragnar disse: "Beh, per lo meno non siamo in un carcere di massima sicurezza per colpa di qualcuno, vero?". Renato disse a Ragnar: "Gne gne gne". Daniele disse: "Voi due se non la piantate vi mollo qui". Ragnar disse: "Io? Ma è lui!".

Passi disse: "Per fortuna non è successo nulla per una volta". Ferro disse: "Ma cos'ha Sebi?". Sebi cantò: "Resta con me finchè il sole non c'è". Ragnar cantò: "Lei riesce a leggerti in 03". Ferro cantò: "Se è Laziale che problema c'è?". Sebi disse: "Laziale? Io con una Laziale? Questo mai! Chi è il vigliacco adesso? Eh, mamma?". Ferro disse: "Come rubare le caramelle ad un bambino, ahaaaa".

Sebi disse: "So che mi pentirò di quello che sto per dire, perdonami papà". Sebi cantò: "Oi Lazio, t'amo, t'amo, t'amo... e il bianco-celeste a lei fa essere scontrosa".

 

giovedì 26 giugno 2025

Passiranico e Lillo all'oratorio di Piamborno

Un giorno d'estate i nostri eroi sentirono che in oratorio a Piamborno, come ogni giovedì sera, il gruppo di cui faceva parte anche Sebi si incontrava. Così Passiranico e Lillo decisero di andare a fare un saluto a Sebi. Giunti sul posto però i nostri eroi videro che c'erano tutti i componenti del gruppo tranne Sebi.

Passi disse a Lillo: "Bah, dove sarà? E' strano, non è da lui arrivare troppo in ritardo". Lillo disse a Passi: "Ma pensa. Poi da quando s'è preso una che lo sopporta, questo mi è volato proprio fuori". Sergio disse: "Ah, eccolo! Tu duri poco poco poco, ti metti contro sta famiglia e credi sia un gioco gioco gioco". Passi disse: "Eccolo! Il grande Sebi, il re di Piamborno, giusto?". Sebi disse: "L'hai detto zio, l'hai detto. Comunque prendiamo da bere o no?". Passi disse: "Ma sì, va". 

Matteo disse: "Occhio che c'è tanta gente. Chiediamo permesso, mi raccomando". Sebi disse alla Barista: "Due birre per piacere". Lillo disse a Sebi: "E noi?". Sebi disse: "Giusto. Scusa ggiofane, fanne sei". Matteo disse a Sebi: "Come sei? Il fatto che non ci sia chi ti controlla come un Pitbull non vuol dire che tu possa favorire al tuo alcolismo, fratellino". Neanche il tempo di dire "Ma" che scattò una discussione per futili motivi (ovviamente secondo le teste di Lillo and Co.) fatto sta che scattò una rissa allucinante.

La rissa si spostò dall'interno dell'oratorio all'esterno. Sebi vide chi sapeva tenerlo tranquillo ma stranamente lui non mosse un dito. Lillo disse a Sebi: "Non vorrei dirtelo, ma qualcuno sta spingendo chi non deve". Sebi disse: "Ragnar, metti la mia canzone". Ragnar fece partire la canzone: "I Puffi sanno che un tesoro c'è". Sebi urlò: "Non quella!". Ragnar disse a Sebi: "Ah, scusa". Ragnar fece partire un'altra canzone: "Tu duri poco poco poco. Tocchi sta famiglia e prendi fuoco fuoco fuoco". Sebi, non vedendoci più dalla rabbia, colpì il primo che gli era capitato davanti. Sebi, vedendo suo fratello a terra, gli diede una testata. Poi però Sebi si accorse che in realtà era suo Cognato che era arrivato per cercare di calmare le acque. Sebi disse: "Oh ca.... Scusa.". Il Cognato disse: "Grazie per la testata in faccia. La prossima volta i friarielli piccanti mettili sotto il braccio". Sebi disse al Cognato: "Ehh vabbhè, quanto la fai lunga per una capata". Matteo disse a Sebi: "Alla faccia della capata. Gli hai spostato il setto nasale". Sebi disse al Cognato: "Dai, dai che non è nulla su". Il tempo di una sigaretta e la rissa svanì. La musica cambiò e Sebi disse: "Bene, spero vi siate divertiti in questa rissa improvvisata". Lillo disse: "Come? Rissa improvvisata?". Matteo disse: "Eh sì". Ad un certo punto Sebi disse: "Daje che esco".

All'improvviso, dal nulla arrivò Gazzelle che cantò: "Senza tutte quelle stupide noiose, stupide emozioni avrei già fatto un sacco di migliori di sogni migliori". Lillo disse: "No vabbhè, Gazzelle a Piamborno". Passi disse: "Sì, ma Sebi?". Matteo disse: "E secondo voi dove può essere se non con lei? Guardatelo là". Sebi cantò: "Sto con chi mi  sento, io senza de te non me diverto". Gazzelle disse: "Ao, qui abbiamo qualcuno cotto je piascera er prosciutto o a pischella? Ahaa". Sebi disse: "Gazzè!".

Gazzelle disse: "Vabbhè aoh, fatte na risata che domani te sveji sotto un cipresso". Ragnar disse: "Vabbhè state zitti. Qualcuno ha un fazzolletto?". Sebi disse: "Ragnar ma... tu stai... Tu stai piangendo". Ragnar disse a Sebi: "Mi è entrata una mosca in un occhio, ok?". Matteo disse: "Se, la mosca...". Ragnar disse: "Ao... io so sensibile va bene? Tuo fratello è troppo carino". Sebi disse a Ragnar: "No, aspetta... in che senso?". Ragnar disse a Sebi: "Ma se sei sciocco, si vede che ci tieni". Sebi disse a Ragnar: "Ma chi io?". Ragnar disse a Sebi: "Nooo, er panettaio sotto casa mia! Si te rincitrullito". Sebi disse a Ragnar: "In ogni caso te sbagli". Lillo disse a Sebi: "Ah sì? Non ti ricordi cosa hai fatto dopo la frase?". Sebi disse a Lillo: "Quale frase?". Lillo cantò: "Faccio quello che sento, ma mica mi diverto, l'ultima volta che ho sorriso era in un palazzetto". Sebi disse a Lillo: "Non mi ricordo". Lillo disse a Sebi: "L'hai abbracciata per ore". Sebi disse: "Dannatissime telecamere! E vabbhè, mettiamo che sia come dite voi, anche se fosse?".

Renato cantò: "Faccio quello che sento, ma mica mi diverto. Mio figlio te ama e manco te lo ha detto". Sebi urlò: "Papà!". Renato disse a Sebi: "Non avere paura. Anche io quando mi ero innamorato della mamma ero impaurito". Sebi disse a Renato: "Sì, ma poi tu con mamma ce l'hai fatta. Io ho paura". Gazzelle disse a Sebi: "Mo m'hai rotto! Chi è a pischella? T'aiutiamo noi". Matteo disse: "E' quella vicino a lui". Santino cantò: "A Gazè, vai ca a base, lui non lo sa, fa sempre guai, ma mica se diverte, l'ultima volta che non l'ho visto piangere è con te, dentro un palazzetto". Sebi disse a Santino: "Eh Santì, basta! Ci stiamo coprendo di ridicolo". 

Ad un certo punto Matteo disse: "Oh! Dai che ho rapito il Prete". Sebi disse a Matteo: "Ma come hai rapito il Prete?". Il Prete disse: "Che devo fare io qui?". Renato disse al Prete: "Mah, non lo so. Mettemo er calice de foco. Sposali, no?". Santino disse al Prete: "Ufficializza sta cosa, mortacci tua". Il Prete disse: "Ma... hanno i sacramenti? Battesimo, Cresima, Comunione eccetera?". Sebi disse al Prete: "No, io non frequento la chiesa". Il Prete disse a Sebi: "Se tu non hai i sacramenti, io non vi posso sposare". Renato disse al Prete: "No no, tu lo sposi sennò ti gonfiamo". Passi disse al Prete: "Maiooo, sì! Sennò ti gonfiamo! Miaooo". Il Prete disse: "Aahhh Don Renè! E va bene, lasciamo perdere i sacramenti".

Dopo pochi minuti, il Prete disse: "Cari fedelissimi, siamo qui per...". Matteo urlò: "Ehi! Ma Sebi?". Ad un certo punto arrivò Sebi che cantò: "Stendiamo il Prete, son Napoletano, parliamo in terrone". Ragnar cantò: "Leccaci la...". Sebi urlò: "Ragnar! No!". Ragnar disse: "Ehi, volevo dire mano". Il Prete disse: "Comunque, ci siamo tutti?". Renato urlò: "Sì, ma la predica la faccio io!".

Il Prete disse: "Bah, ok". Sebi disse: "Vai Ragnar, attacca!". Renato cantò: "Io non faccio spettacolo, Castellammare dà spettacolo come Ragnar, stra fatto il giorno del matrimonio, talmente fuori di melone che è un vichingo con al posto del cuore un panettone". Sebi disse a Renato: "Papà!". Renato disse a Sebi: "Al posto di preoccuparti del Rap discutibile di tuo padre (che per altro ho spaccato), guarda cosa stanno facendo i tuoi amici". Sebi si voltò e vide Santino con la tunica da prete e Lillo con una collana d'oro e gli occhiali da sole. Santino disse: "Ao, ma che ve guardate?". Sebi urlò: "E' la festa di compleanno più bella del mondo!". Ragnar disse a Sebi: "Ma non è il tuo compleanno! E' il tuo matrimonio". Santino disse: "Adesso c'è la parte finale". Matteo disse a Santino: "Attacca Santo!". Santino disse: "Oh Sì!".

Matteo cantò: "Ooooh... bambino. Tutto quello che hai passato giù per strada con papà, mentre io ero già grande e non tornavo la sera, mi vedevi solo di schiena e non sapevo cosa voleva dire stare insieme. Nooo, lo so che mi vuoi bene, Breno è come un sole sopra a Villa Antinori. E ti ricordi o nooo? Noi prima, sì noi due ladri de cori, ladri di cuori, sì siamo noi. Fratello mio veramente, manco la tabaccaia sotto casa te voleva da giovaneeee". Sebi disse: "Cosa?". Matteo cantò: "E se vuoi un figlio veramenteee, io ce l'ho, fallo tu per me". Ragnar disse: "Beeeeeep. Sebastiano Truppa in cassa quattro. Ripeto. Sebastiano Truppa in cassa quattro". Il Sacrestano disse: "Ridammi il megafono, pelato!". Ragnar disse: "Ao e tu a ridamme i cornetti miei!". Lillo disse a Passi: "E poi saremmo io e te quelli che fanno casini".

 

giovedì 29 maggio 2025

Passiranico e Lillo a Pagani (Salerno)

Un giorno d'estate, mentre i nostri eroi erano in giro per Napoli, Lillo disse: “Beh, già che ci siamo, potremmo andare a trovare Sebi. Ho saputo che si è trasferito a Pagani”. Passiranico disse: "Sì è lì, sta finendo una sottospecie di tournée con Max Gazzè. Andiamo a sentirlo”.

Ad un certo punto, durante il concerto, arrivò il napoletano più furbo del mondo, il parlatore di dialetto instancabile e attento, il wagglione di tutti i rioni… Ragnar!

Max Gazzè cantò: “Donne che aspettano un ritorno”. Ragnar cantò: “L'unica donna che ho tanto amato”. Sebi cantò: “L'unico difetto che ha è…”. Lillo salì sul palco e cantò: “Che è di Piamborno”. Sebi si girò e disse: “Chi è stato? Chi ha rovinato la mia canzone?”.

Lillo disse a Sebi: “Ehiii, puledrone. La tua fama di cantautore ti ha riportato in patria, eh?”. Sebi disse: “No! Anche a Pagani no!”. Max Gazzè disse: “Chi è questo topo?”. Sebi disse: “Per l’appunto, un topo”. Nicolò Fabi (musicista) disse: “Un topo che parla? Non ci credo”. Lillo disse: “Sono qui, non mi vedi?”. Nicolò Fabi disse: “Un topo che parla? Come no? Nella mia carriera ne ho visti di travestimenti strani. Non ci casco. Avanti, dimmi la verità! Sei uno dell’agenzia delle entrate”. Passi salì sul palco e disse: “Lui è Lillo e non è un uomo travestito da topo. Lui è il mio migliore amico ed è un topo vero”. Fabi disse: “Adesso c’è anche un gatto che parla. Ho capito chi sei. Tu sei il poliziotto che vuole arrestarmi solo perché non ho preso le crocchette di pollo a Mirmo”. Passi disse: “Mirmo?”. Nicolò disse: “Oh! Mirmo è il mio cane”. Max Gazzè disse: “Questi due mi sono simpatici, ci potrebbero esse utili per la nostra tournée”. Sebi disse: “Beh sì, possibile”. Il concerto continuò e alla fine andò tutto bene.

Poco prima del nuovo concerto, Lillo disse: “Uhhh! E chi è quella lì dai capelli rossi?”. Matteo disse: “Ehi, non vi conviene guardarla tanto, sapete?”. Passi disse: “Miaooooo, perché?”. Matteo disse: “Senti brambillino, è mia cognata!”. Lillo disse: “Aspetta, aspetta. Questo vuol dire che è la fidanzata di tuo fratello?”. Matteo disse: “No, meglio. La moglie”. Lillo disse: “Mo... mo… moglieeeeeee?”. Sebi disse: “Sì, è mia moglie. E allora?”. Passi disse: “Molto carina. Bravo testone”. All’improvviso un pugno mancino colpì la faccia di Passi. Sebi disse: “Oh… scusatelo. Non vi ho presentato mio cognato, che sbadato”. Passi disse: “Quell’energumeno è tuo cognato?”. Sebi disse: “Emm... sì”.

Ad un certo punto, Max Gazzè disse: “Ragazzi, abbiamo un ospite speciale!”.

Matteo disse: “No... Non è possibile, non ci credo. Caparezza al concerto di mio fratello!”. Lillo disse: “Scusi, signor Rezza Capa. Cosa le piace?”. Caparezza disse: “In che senso?”. Sebi disse: “Il cinema e parecchio”. Matteo disse a Sebi: “Ma cosa dici?”. Sebi disse: “So anche qual è il suo film preferito”. Ragnar disse: “Ah sì? Qual è?”. Sebi rispose: “Per Questo Mi Chiamano Vecio”. Matteo disse: “Mai sentito”. Max Gazzè disse: “Ragazzi, il concerto sta per iniziare!”.

All’improvviso arrivò Renato che disse: “Dai che abbiamo ancora tempo per fumare una sigaretta”. Ragnar disse: “Sì, è davvero da vichingo stare a fumare Marlboro con il suocero davanti allo specchio”. Odino disse a Ragnar: “Sono un dio vichingo e per i miei capelli prendo spunto dal tuo unto ciuffo. Mi sento meglio quando inseguo un Ultras Salernitano”. Renato disse: “Oh, io odio Salerno”. Max Gazzè disse: “Ragazzi! Il concerto è già cominciato. Vi hanno sentiti tutti”.

Ragnar disse: “Ormai ci hanno scoperti, è inutile far finta di niente. Salernitano, ti raserò lo stadio Arechi. Tu giri con cani un po' ciechi”. Renato disse: “Ok Ragnar, va bene, ma ti prego… non facciam ste scene”. Passi disse: “Miaaooo, pure a me non piace Salerno, me fa un po’ vomità”.

Matteo disse a Passi: “Ti ricordo che mia cognata è di qua”. Sebi disse: “Qualcuno può pensare a scappare per favore?”. Lillo disse: “Perché? Vogliono fare a botte?”. Renato disse: “Ohhh sììì, una rissa!”. Sebi disse: “Papà, non ti azzardare!”. Renato disse: “Ehi, è una maglia di Maradona quella?”. Sebi disse: “Uh, dove?”. Renato disse: “Ah, facile come rubare le caramelle ad un bambino. Sto arrivando Salernitani infami. All'attaaaaaaaccoooooo!”. E così iniziò la rissa.

Ad un certo punto, Matteo disse a Sebi: “Qualcuno tocca nostro padre. Cosa facciamo?”. Sebi, con tono pacato, disse: “Beh, credo che tu lo sappia”. Matteo disse: “Cosa?”. Sebi disse: “Lo sai”. Matteo disse: “Ah, ho capito”. Sebi disse: “Andiamo?”. Matteo disse: “Sì”. Sebi disse: “Tu quello a destra e io quello al centro?”. Matteo disse: “Classico”. Sebi disse: “Grido di battaglia?”. Matteo disse: “Non I Puffi Sanno, non I Puffi Sanno!”. Ragnar disse: “Uh, i Puffi! Seeee, erano il mio cartone preferito”. Matteo disse: “Ragnar! No!”. Ragnar cantò: “I Puffi sanno che un tesoro c'è, le sigarette accanto a te”. Matteo disse: “Non ho parole. Io davvero non ho parole”.

La rissa finì con 8 morti e 7 feriti. Passi disse: “Ahia, sono ferito”. Lillo disse: “Anch’io”. Matteo disse: “Beh, almeno non è morto nessuno dei nostri”. Renato disse: “Già. Ehi, dov’è Ragnar?”.

Sebi disse: “Eccolo! L’ho trovato!”. Ragnar disse: “Ehi amici, io come al solito ho preso un petardo nel se…”. Sebi urlò: “Ragnar! Controllati!”. Ragnar disse: “Ehi, stavo per dire… cuore”. Sebi disse: “Certo, come no? Immaginiamo tutti quello che avresti detto se tu fossi andato avanti”.