Tanto.
Siamo andati, giocare.
Il pallone, io sonno.
C'era l'allenatore che lui come quello là.
Che lui.
Dopo loro.
Dicono...
Perchè?
Persone fanno più l'amore così.
Non va.
Perchè la mattina?
Quando si alza siamo un po' nervosi.
Non sappiamo più cosa devono fare.
Così.
Questo il mondo.
Perchè il mondo dobbiamo rovinare?
Perchè così non s'innamora più.
Perchè questa canzone Ron.
Franco B.
(Ci risiamo. Rieccoci. I protagonisti sono sempre gli stessi: noi, Lui e le rose. Ne è passata di acqua sotto i ponti: i prati si sono stinti e poi colorati,, la neve ha fatto capolino per poi sciogliersi lasciandoci un mesto ricordo come è giusto che sia. Ma Lui è tornato, è qui. Con noi.Non è tornato a caso, anzi. Così come il sole con la neve, il caldo con i ghiaccioli ed il pettine con i nodi è tornato per sciogliere i nostri cuori con i suoi scritti, le sue metafore, le sue parabole. La modalità utilizzata è la solita ed è la consueta dimestichezza divina con le parole, ma non si limita a questo eh no. Le parole prendono corpo e divengono voci che si uniscono per formarne una soltanto. Una voce forte, tonante. Una voce che sa essere anche flebile come un sospiro che riusciamo vagamente a percepire eppure ne siamo consci, la riconosciamo. La percepiamo seppure si evinca che l'Autore vorrebbe urlarla ai quattro venti, ma per una sorta di innata compostezza il Nostro si limita a suggerirla fra le righe con garbo e classe. 'Perchè così non s'innamora più' si chiede e ci narra. In tale riga risolutiva dell'intreccio narrativo Egli prende le sembianze dal mondo intero e si chiede come debba fare per tornare ad amare i suoi abitanti. Si riferisce non solo agli abitanti dalle sembianze umane sebbene questi spesso siano i primi a non corrispondere il suo amore. Si riferisce allo stesso modo agli abitanti dalle sembianze di Rosalino Cellammare, alias RON. Perchè ci si chiede e ce lo si chiede spesso.
Perchè Ron, perchè? Perchè? Perchè?
Non era meglio fare il gelataio?
Ai nostri cuori la risposta.
A voi, con Lui, per noi.)
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