giovedì 16 gennaio 2014

VENICE





Pisogne, 13 gennaio  2014
Ciao a tutti, questa mattina, approfittando del fatto che fuori fa un po’ freddino ho deciso di starmene al calduccio e accendere il Pc per raccontarvi una delle mie ultime avventure: la gita scolastica nella stupenda Venezia anche se più che di avventura parlerei di tragicommedia perché tra pullman e traghetto non tutto è andato come doveva…
Inizio col dirvi che già poco dopo Verona, alla prima sosta in autogrill la nostra gita ha rischiato di finire miseramente per un guasto meccanico.

Doveva essere una fermata veloce, giusto per andare in bagno e bere un goccio d’acqua, l’autista era stato categorico: “Dieci minuti, poi chi non è arrivato lo lasciamo a piedi!!”, Peccato che a piedi ci siam rimasti invece tutti, perché dopo gli scatti da centometristi alla toilette e lo slalom tra gli scaffali arrivati al pullman abbiamo avuto la sorpresa: improvviso guasto! Ci è toccato aspettare quasi un’ora meccanico e mezzo sostitutivo, ma non è finita qui: il portellone non si apriva più e nel vano c’era la mia carrozzina, che tragedia!!! Io me la ridevo ma la mia educatrice e le mie docenti l’hanno presa con un po’ meno spirito, forse perché a spalle sarebbe toccato a loro portarmi. Fortuna che il meccanico è riuscito a risolvere questo problema e con un nuovo pullman e un nuovo autista  siamo ripartite alla volta di Venezia…

Arrivate ci sono toccati un po’ di giri a vuoto nel parcheggio perché l’autista non sapeva bene dove fosse l’attracco del nostro battello (affittato per l’occasione solo per noi). Poi un po’ di paura nel salire per il rischio di farsi un bel tuffo fuori stagione perché la pedana in realtà altro non era che una traballante asse in legno, qualche difficoltà nel caricare la carrozzina che non passava ma, tutto sommato, è andata abbastanza bene. Mezzora circa di navigazione e finalmente Venezia ci è apparsa in tutto il suo splendore.





 
La nostra destinazione era “La biennale”: l’importante manifestazione d’arte internazionale che si tiene ogni due anni a Venezia e che ha l’obiettivo di promuovere le nuove tendenze dell’arte contemporanea…

Arte contemporanea, appunto!!!  Sicuramente a quelli del settore sarà piaciuta, io personalmente non l’ho capita molto, ma nemmeno la mia educatrice.






A metà percorso ci siamo stancate e abbiamo preferito fuggire dalla mostra per andare a mangiare qualcosa e goderci la splendida Venezia, finalmente qualcosa di bello con cui riempirsi gli occhi: la città Sì che è un’opera d’arte!!! E col calar del sole è ancora più magica.


 

 

Abbiamo pranzato in un bar molto carino sulla laguna (ovviamente non mi sono accontentata di un panino ma ho voluto un bel piatto di Lasagne!!!), poi abbiamo fatto un giretto senza però addentrarci troppo nei vialetti perché, con tutti quei ponti, la città non è proprio accessibilissima per un disabile. Un po’ mi è dispiaciuto non poter girare liberamente come i miei compagni però la città è tutta talmente bella che ciò che ho visto è bastato a lasciarmi a bocca aperta. Barbara con la sua macchina fotografica sembrava una scheggia impazzita e faceva concorrenza ai cinesi che erano quasi più tanti di noi italiani, credo che abbia fotografato persino i lampioni.

Arrivati al molo abbiamo avuto una sorpresa non troppo simpatica: il nostro battello “privato” era diventato un barcone sovraffollato di cinesi, la professoressa Sara era molto arrabbiata, ci è toccato però fare buon viso a cattivo gioco: due erano le possibilità o ci adeguavamo o andavamo a nuoto!!! Con un po’ di fatica siamo saliti a bordo, stringendoci come sardine, poi abbiamo dovuto sopportare quest’affollata comitiva che continuava a scattarci fotografie come fossimo animali in uno zoo, questo fino a quando la professoressa si è arrabbiata e i cinesi si son battutti buoni buoni in ritirata, che ridere!!!

Imprevisti a parte è stata una giornata molto piacevole, mi sono divertita tanto, con le classi di quest’anno infatti mi trovo veramente bene: i miei compagni sono molto simpatici ed io mi sento felice in loro compagnia.
Be, direi che anche questa volta forse mi sono dilungata un po’ troppo, perciò vi saluto e vi do appunto alla prossima. Un abbraccio.






La Valentina

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bel racconto Valentina, dovresti fare la scrittrice.
E poi sì, Venezia è incantevole!
Marina

Anonimo ha detto...

Venezia è romantica.
Vero Valentina?
Giovanna

Unknown ha detto...

Mi piace molto scrivere e inventare racconti infatti, l'anno scorso ho mandato i miei racconti alla scuola elementare di Marone (dove lavora la mia mamma) e i bambini ne hanno fatto un bellissimo libretto, mi sono commossa...
magari un giorno ne scelgo uno e lo pubblico sul blog...
Circa Venezia concordo con voi: è veramente incantevole e molto romantica, se un giorno avrò un fidanzato mi ci farò sicuramente portare di nuovo (questo però è meglio non dirlo a mamma e papà ;))...
Valentina

Unknown ha detto...

Mi piace molto scrivere e inventare racconti infatti, l'anno scorso ho mandato i miei racconti alla scuola elementare di Marone (dove lavora la mia mamma) e i bambini ne hanno fatto un bellissimo libretto, mi sono commossa...
magari un giorno ne scelgo uno e lo pubblico sul blog...
Circa Venezia concordo con voi: è veramente incantevole e molto romantica, se un giorno avrò un fidanzato mi ci farò sicuramente portare di nuovo (questo però è meglio non dirlo a mamma e papà ;))...
Valentina