Allora, quando che io andavo a scuola le mattine pensavo sempre ai miei affari ed alle mie cose e pensavo che non mi facevano mai i dispetti poi, pensavo sempre agli orari di chi entrava a scuola: le professoresse, le mie materie, le mie scritte e i miei compiti. Me la prendevo se non li facevo. Poi facevo tutte le cose e pensavo anche alla ricreazione, uscivo appena appena e ritornavo, non andavamo fuori dal concello. Ok? Va bene? Chiaro? Pensavo al doposcuola e pensavo tante altre cose, alle letture ed ai compiti. Parlavo con chi volevo e mi dava una mano a fare i compiti. C'è stata una mattina che mi scrivevano sui giubbini, mi rompevano i righelli lunghi e tutte quelle per la geometria allora mi sono girato.
Poi a un certo me li portavano tutti indietro e io pensavo per diventare amico di quei compagni lì, io dico compagni di scuola anche se non andavo d'accordo. Poi non sono più andato in disaccordo, ma in accordo. Ho riflettuto, ci ho pensato e ho pregato le mie opinioni che andavano in accordo.
Passando di anni in anni qualcheduno lo vedo ancora e qualcheduno non li vedo.
Spero che quelli che non li ho visti in un futuro mio li vedrò. Mentalmente esprimetevi con adeguazione non con i conflitti e trattare tutti i metodi.
E poi io ti dico tra parentesi che non voglio conflittuare e andare sempre in accordo con Dani.
Saluto il 1979 che in futuro sperom che mi vada bene, poi io dico tante cose ma il primo che devo salutare è quello che non mi ha visto bene e baciato e abbracciato due volte il mio Seba ed è un'affermazione per tirarlo su di morale, poi il secondo è quello che è arrivato dalle feste del Molise, la Frency, la Barby, Michi, Nico e Aldo, Silvano, Nando e Fede che spero si tiri fuori dalla quarantena, Manu, la Paola, Mone, tutto il CSE, lo SFA, tutto il Baskin, poi la Comunità, Franco, Poiatti e tutti quelli che mi conoscono. E da ultimo che è sempre il primo Dani + I.
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