Asilo vecchio prima era un campo, un prato. C'era a chiazze di terra e poi c'era anche il prato: sarebbe a dire un misto e mi facevano fare il portiere della squadra. Mi facevano andare giù per terra così dovevo parare i palloni, poi tutti i giorni andavo su a vedere chi mancava e chi non mancava e giocavo ancora. Pensa che io paravo sul ghiaccio e mi facevano imparare sul ghiaccio. Era duro il terreno e dovevo buttarmi; mettevo su la mia tuta e andavo a parare i palloni. E da quel giorno invece di fare il portiere ho fatto il giocatore.
Allora ero un escluso da tutto, a fare il portiere non ero convinto. Però io ti dico da allora ad adesso è cambiaro tutto perchè primo ero incompreso, credevo io, ma ad oggi si è rivoltata la parola.
L'emozione era provata al massimo poi ero talmente egocentrico, che è una parola strana, ma però il risultato mi ha provato e in altre fasce non l'ho preso. Vuol dire che sul serio non mi hanno approvato.
Magari in un futuro superiore mi giudicheranno per quello che sono (piccola deviazione dal passato al futuro).
Saluti al 1972, parto poi con il primo: quello che non hai sentito bene adesso e che hai sentito in frequenza d'onda non tanto bello che è Seba, poi c'è quello che è tornato da una settimana dalla vacanza ed è Jonny, il terzo che è passato alla fase degli esami e io pregherò tante volte Dani + I., Michi, Nico e Aldo, Silvano, Alessandro Lanzanova, Fede e Nando, Paola, michael, Manu, poi c'è Mone, le segretarie Frency e la Barby, Franco dietro, poi tutto il CSE, cdd,Comunità , prendo dentro nell'elenco Poiatti, Mariotti, Vincenzo, Mattia e tutti quelli che mi conoscono (fai anche Maria Carnì con gli sport inclusa anche la SIlvia che se non si lamenta). Marzia e Cinzia le 2 super socievoli e sublimi.
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