lunedì 6 giugno 2011

L'orto

Quando eravamo.
Dove il tuo giorno.
Siamo lontano del mondo dove eri tu.
I duroni svettano rossi come i fiori.
Le rose rosse, gialle e bianche. Anche blu.
Rosa, viole e le fragole rosse.
I pomodori, l'insalata, il basilico, le nocipesche, le zucchine, i cavoli, le verze, i finocchi, i porri, cetrioli, i lamponi, i mirtilli, l'uva mericana e all'italiana e le erbe...
E le cipolle rosse. L'aglio.
Noi, gli insetti e le vipere.
La gazza torna nei paesi. Gli uccellini.
Gli animali che cantano sono qui sotto le lenzuola dove passeggi tu.
Torno quando c'è il sole.
Ci sei tu dove il giorno. Muoio per te.
L'amore, l'amore. tuo amore.
Come le farfalle che volano sui fiori,
 quando ci sei tu non ci sono più.
Perchè la Cinzia, la Marzia sono belle da morire.
Amore, il giorno più bello.
I mesi, la Primavera.
Fiorisce quando il vento fischia debole.
Se il vento fischia forte e poi meno forte le foglie si muovono.
E la pianta si muove.

Franco B.








4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella poesia, ma l'orto di chi è?
Elsa

Anonimo ha detto...

Franco, sei un poeta bucolico...
sono discutibili i giudizi estetici sulle educatrici quarantaquattrenni ma so che condividi il detto:non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello...
Continua a scrivere che hai talento.
Marzia

Anonimo ha detto...

Ma è strabella!!!
Brao Franco!

Matteo

Anonimo ha detto...

Ciao Matteo dove sei finito!bidone di un amicone molto bello a molto intrigante!


Giovanni