lunedì 9 marzo 2020

GIACOMO

Ciao, ogni tanto mi ritrovo a pensare a cose che mi sono succedute durante le mie gite in treno, ogni tanto per qualcuna di esse sento, come dire, il bisogno di raccontarle a qualcuno, spero che mi perdonerete e soprattutto mi sopporterete per le mie disavventure e per qualche mio brontolio, ma non vi preoccupate non è niente di che, come si suol dire,cane che abbaia non morde.
Un giorno dovendo recarmi a Brescia ,all’ospedale civile per degli esami, come mio solito mi ero preparato alla stazione di Pisogne con una mezz’oretta d’anticipo ,un po’ per la mia solita paura di perdere il treno,un po’ perché al bar lavora una mia amica che quando sono in difficoltà con i miei strumenti tecnologici lei è la mia ancora di salvezza e quando sono in difficoltà vado da lei per farmi sistemare i miei errori che immancabilmente commetto usando stè aggeggi infernali per me.
Niente come vi stavo dicendo quel giorno dovevo essere in ospedale per le 2, così per prudenza decisi di prendere il treno delle 11 visto che c,impiega un,ora ad arrivare in città e dopo devo prendere la metropolitana per raggiungere l’ospedale, sempre per la paura di arrivare in ritardo avevo pensato di partire in anticipo.
Questo fù anche la mia fortuna, perché dopo aver preso il caffè con la mia amica e aver chiacchierato un po’ del più e del meno come si fa in questi casi in cui si incontrano persone che si conoscono, arriva il treno in orario, tant’è vero che dissi alla mia amica quasi meravigliato, ohh perbacco, il treno in orario ,possibile mai ,mi sa che andrà a nevicare.
Salgo sul treno con l’aiuto dell’operatore ,visto che hai tempi non era ancora stato rialzato il marciapiede per poter essere accessibile anche ai disabili e tutte le persone meno abbiette.
Niente una volta sul treno arriva il capotreno che annuncia che per qualche problema con un passaggio a livello che non scendono le barriere il treno non poteva partire e che ci sarebbe stato un piccolo ritardo,ma niente di grave ci disse,forse per non farci preoccupare, così abbiamo cominciato a parlare un po’ tra noi così giusto per ingannare l’attesa, dopo una ventina di minuti torno il capotreno e ci aggiorna sul guasto dicendoci che ci vorrà un po’ più del previsto ma che avevano quasi risolto il problema.
Questo nella sfortuna è stata un po’ anche la nostra fortuna difatti nel sedile accanto al mio viaggiava un certo Pedersoli che è un vero artista sia come cantante ma soprattutto come chitarrista, presa la sua chitarra incominciò a suonare per la signora che l’accompagnava , nell’iniziare a suonare un paio di canzoni tutti più o men0 i passeggeri si erano radunati attorno a lui e siccome c’erano le porte della carrozza aperte anche fuori sulla banchina si erano radunate una decina di persone che tra una chiacchierata e una suonata abbiamo passato una bella mezz’oretta, finchè il treno per fortuna è partito ancora in orario per la mia visita fortunatamente.
Peccato che sia sceso a Iseo ,comunque è stata una giornata bellissima e se penso a quello che mi era venuto in mente quando il capotreno aveva annunciato che ci sarebbe stato un ritardo me ne vergogno persino io, comunque come dice una frase strausata bistrattata non tutto il male viene per nuocere. 
Risultato immagini per antonio pedersoli cantante

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande Antonio Pedersoli, sei tutti noi!
Luca