Montecchio 27 Febbraio 2020 Giovedì
Artù non voleva governare Arturiax perché non voleva avere altre responsabilità, infatti era già re di Camelot, di Albione, di Avalon e di Ortox. Allora Artù conquistò il mondo Arturiax e conquistò Stonehenge dove le antiche popolazioni della antica religione dell'antica città di Atlantide e i suoi vecchi maghi druidi chiesero aiuto ad Artù Pendragon per combattere contro gli orchi assetati di sangue. Le nuvole si schiarirono e divennero delle nuvole con il colore rosa che sembravano zucchero filato, intanto la battaglia era iniziata. Artù fece fuori tutti gli orchi. Una sacerdotessa bella in carne di nome Genifer scappò con Artù a Camelot. Lei era alta, con gli occhi azzurri ed era bella formosa.
I cavalieri di Artù bruciarono i cadaveri degli orchi e il loro villaggio, dopo marciarono verso Camelot dove c'era la sacerdotessa Genifer che venne sposata da re Artù e loro ebbero 12 figliole che diventarono delle soldatesse.
Intanto nell'Ade c'era il Dio Ade che voleva allearsi con gli orchi ma dopo aver scoperto che erano stati uccisi tornò nell'Ade a baciare la sua bella moglie. Intanto sull'Olimpo ci fu un bel banchetto e uno sposalizio di ben 13 dee che si sposarono con re Artù, lasciarono l'Olimpo e si trasferirono a Camelot. Intanto alla torre di Babele c'era il popolo Babelle che era stato decimato dai Sassoni.
Intanto dei samurai praticavano le loro arti marziali come il kendo, lo Ninjitsu, Karate, Judo, Taekwondo, Sumo e tante altre discipline. I Sassoni rapirono delle ragazze belle per poi tenerle e sposarle, il bello è che le ragazze che vennero rapite si innamorarono dei rapitori. Il re dei Sassoni si chiamava Glotak de Glotik e fu lui a prendersi il maggior numero di ragazze. Prima di sposarle, il re dei Sassoni le fece diventare belle formose per sposarle più volentieri. Intanto nel regno di Albione c'era il S. Graal che era custodito da quelli della antica religione, dai maghi e dalle sacerdotesse. Il S. Graal si trovava in una caverna piena di magia cioè la caverna degli smeraldi tutti di diverso colore perché ognuno possedeva una magia diversa. La magia più potente del mondo però era quella di Caio Merlino Britannico che ormai era molto vecchio. Merlino prese tutta la magia della grotta con il suo bastone che in passato era di suo padre. Intanto delle elfe e delle ninfe usarono la super magia per fare un incantesimo sul regno di Avalon. Un re delle tenebre di nome Dargones de Garnis aveva dei super poteri e lui proveniva dal pianeta dei draghi che si chiamava Draket, un pianeta molto lontano dalla Terra e molto distante dalla luna e da Marte. Dargones de Garnis era il re dei draghi e aveva come mogli delle belle donne giganti che erano altissime, con gli occhi azzurri ed erano belle ma belle formosissimissime. Loro facevano banchetti su banchetti ed erano molto ma molto in carne e Dargones de Garnis era venuto sul pianeta Terra ed era andato nel regno di Camelot dove fece amicizia con re Artù Pendragon.
Intanto le donne giganti presero una decisione e si teletrasportarono a Camelot perché sentivano la mancanza del loro marito e lui disse a loro: "Se volete sposarvi anche re Artù, sposatelo che lui è contento". Ci fu un gigantesco matrimonio e Artù baciò tutte le sue nuove mogli che erano 124. Artù e le sue mogli giganti ebbero delle bambine che dopo aver compiuto 18 anni si sposarono con il nuovo re di Albione che si chiamava Sarcor Megret. Quando andarono a fare una passeggiata, le donne giganti furono catturate dalle streghe per farle diventare belle formose e le rinchiusero in gabbia ma durante la notte uscirono dalla gabbia, buttarono le streghe nel fuoco e bruciarono il castello delle streghe che era fatto di marzapane. Dopo che le streghe furono tutte morte, le donne giganti divorarono quello che rimaneva del castello e tornarono da Artù che fu contento di vederle vive e belle formose. Le donne giganti diventarono le cuoche del castello, cucinavano tutto il giorno e la notte andavano a dormire con Artù Pendragon. Durante la notte, a Camelot arrivarono: un esercito di Sassoni, un esercito di celti, un esercito di vichinghi e un esercito di pirati che volevano uccidere re Artù e conquistare il regno.
Combatterono tutti i soldati di Camelot e parteciparono anche le donne giganti che schiacciarono i nemici con i loro piedi e gli frantumarono le ossa come il pane. Grazie all'aiuto delle sue mogli giganti, Artù vinse la battaglia. Artù Pendragon disse: "Che fortuna che ho ad avere un re amico dello spazio come Dargones de Garnis che mi ha regalato la sua amicizia e mi ha fatto sposare le sue mogli giganti che ora sono tutte e 124 belle super ma super formose".
Secondo la leggenda, il S. Graal era il calice di Zeus ma lui lo regalò alle gigantesse del regno dei giganti. Loro lo usarono per bere, bevvero un sacco e diventarono molto sagge e intelligenti. Loro erano molto alte e belle, con gli occhi azzurri ed erano belle formosissime. Artù sposò tutte le gigantesse e loro erano super contente di essere le mogli del supremo re Artù Pendragon che grazie al S. Graal era diventato immortale. Secondo la profezia, Artù vivrà per sempre a Camelot con le sue mogli, i suoi figli e le sue figlie ripopoleranno il pianeta Terra e Camelot, Albione e Avalon diventeranno un unico grande regno che esisterà fino alla fine dei tempi.
Nell'anno 1.200.099, degli Aborigeni australiani attaccarono Camelot ma Artù usò la spada Excalibur e li uccise tutti e 321.099. Si diffuse questa notizia: "Artù è morto dissanguato dopo aver perso un braccio". In realtà Artù non morì e dopo la battaglia aveva ancora tutte e due le braccia.
Si fece notte e tornando al castello, Artù e i suoi soldati videro le sacerdotesse che dissero a loro: "Venite con noi per un anno, vogliamo farvi conoscere l'origine del mondo" ma Artù decise di rimanere a Camelot. Il giorno dopo Camelot venne attaccata di nuovo, Artù uscì dal castello con in mano Excalibur e corse contro i nemici. Artù uccise subito senza esitare tutti i nemici che erano 34.000.
Tornato al castello, Artù andò a tavola e mangiò così tanto che rischiò di scoppiare e dopo si addormentò sul tavolo e passò lì tutta la notte. Il giorno dopo, Artù si svegliò con un gran mal di schiena e si fece curare dalle gigantesse che gli diedero da mangiare carne di coniglio con il brodo. Dopo 5 giorni, Artù guarì miracolosamente perché una delle gigantesse lo baciò e gli fece sparire tutto il dolore. Dopo la guarigione di Artù ci fu la pace a Camelot, ad Albione e ad Avalon e tutti vissero felicemente e formosamente per sempre.
Fine del diciassettesimo capitolo. Ciao da Silvano.
Pianeta Draket
S. Graal
Re Artù Pendragon
Caio Merlino Britannico
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