giovedì 8 agosto 2019

LE MIE AVVENTURE SUL TRENINO DELLA VAL CAMONICA

Non saprei bene neppure io da che parte cominciare a descrivere quello che mi è successo col treno e le mie peripezie varie.
Premetto che io devo prenotare il treno 2 giorni prima in modo che anche le ferrovie abbiano modo di organizzarsi, per far giungere il treno giusto sul binario giusto, cioè il binario rialzato che alcune stazioni hanno non tutte purtroppo ma speriamo che al più presto si adeguino anche quelle per una maggiore fruibilità da parte delle persone disabili.
Io dopo l' incidente che ho avuto ho parecchie difficoltà a salire su mezzi come una macchina per via della difficoltà che incontro a salire e scendere dai mezzi.
premetto che già io di mio ho un po di timore ad a salire e scendere per paure mie che niente hanno a che vedere col tre in de stesso, cioè ho sempre come una certa paura di cadere, lo so che è una  mia paura nata in me dopo l'incidente che ho avuto .
A tutto questo si è aggiunto anche l'imperizia di certe persone che dovrebbero essere preposte per facilitare tutte le persone e sopratutto i portatori di handicap come me,e parlo delle persone che, sedute comodamente in ufficio dovrebbero programmare in base alle necessità di ognuno il mezzo più idoneo.
Cioè per capirci meglio, sulla tratta Brescia Iseo Edolo ci sono in funzione 2 tipi di  treni quelli moderni che hanno la pedana per le carrozzine e quelli ormai obsoleti che al contrario anche una persona normale fa una certa fatica a salire visto l'altezza delle carrozze.
In questo articolo vi voglio raccontare alcune cose che mi sono capitate,più
cose banali ma che per me hanno una certa importanza, mi è capitato ad esempio, più di una volta ècapitato che arrivasse si il treno giusto ma sul binario sbagliato alchè senza non pochi problemi dovuti alle mie paure sono riuscito ad andare sull'altro binario ma qui si poneva un'altro problema?
Come fare a salire, qui entrano in scena i miei angeli custodi delle ferrovie .
Il personale viaggiante che con molta gentilezza e premura mi caricavano di peso sul treno senza non poche difficoltà visto che non sono proprio un peso piuma con i miei 85 kili più il peso della corrozzina insomma, loro rischiavano di prendersi uno strappo alla schiena e avrebbero potuto tranquillamente lavarsene le mani invece sempre con una grande gentilezza e delicatezza hanno egregiamente supportato  a errori commessi in fase di programmazione da parte di gente seduta comodamente davanti ad un computer cui l'unica fatica era quella di premere un tasto, per questo ringrazio dal profondo del cuore tutto il personale viaggiante che si è dovuto far carico di errori altrui.
Voglio concludere questo mio pensiero e anche sfogo perchè no raccontandovi l' ultima disavventura che ho avuto lunedi sera .
Finito qua alla coop. AZZURRA alle 16 mi per sono recato alla vicina stazione di Darfo il treno per tornare a casa a Pisogne, la in stazione c'era il nel signore che ormai conosco perchè mi aiuta a salire e ci siamo messi a parlare un po mentre sopraqgiungeva il treno e lo sento fare un'esclamazione molto colorita alchè mi giro e vedo che sopraggiunge il treno vecchio, momento di stupore da parte mia ,del signore signore che doveva caricarmi sul treno, del capo treno e anche se non l'ho visto anche del macchinista.
Loro pverini hanno cercato di caricarmi ma era quasi impossibile e poi c'era anche il problema di scendere, dopo un giro di telefonate e un 15 di minuti hanno deciso di non caricarmi e di aspettare il treno delle 19 che era attrezzato per me, però sorgeva pure un'altro problema la persona che mi aiutava a salire aveva finito il turno e non aveva nessuna intenzione  di fermarsi oltre il suo orario visto che le straordinarie no gliele pagano, non mi sarei fermato neppure io, visto che era una bella giornata e che io non avevo nessuna intenzione di stare li ad aspettare 2 ore ho deciso di tornare a casa da solo, fortunatamente ero provvisto di motorino elettrico altrimenti col csvolo che tornavo aPisogne a spinta .
Il signore che mi doveva caricare non era per niente felice di lasciarmi andare da solo si preoccupava per me, ma io non ho voluto sentir ragioni e sono partito.Devo ammettere che tutto sommato è stata una girata anche molto piacevole e divertente non foss'altro per un mio timore reverenziale di forare,non saprei proprio come avrei fatto, niente per fortuna i miei timopri sono risultati infondati ed è andato tutto bene .
Una volta arrivato in vista di Pisogne, con mia grande meraviglia scorgo quel signore che mi aiutava a salire sul treno che era là vicino alla sua macchina che controllava che fossi arrivato a casa non abbiamo parlato ne scambiato parola solo un piccolo gesto d'intesa e lui se ne andato per la sua strada, io ero molti colpito e contento di quella persona che in qualche modo mi aveva seguito fin casa quasi fosse un' angelo custode.
Concludo con un mio grazie di cuore a tutte quelle resone e parlo del personale viaggiante delle ferrovie nord che riescono a sopperire alle carenze e alle tare di altri

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