lunedì 12 dicembre 2011

LA MIA ESPERIENZA SULLE BOTE



Nel mese di Novembre siamo stati invitati nel locale del C.D.D. dove c'era un ragazzo di Gianico di nome Stefano e la Sig.ra Margherita che per 3 sedute ci hanno letto storie (bote), leggende che i nostri nonni raccontavano, alcune prese da libri già in commercio alcune invece raccontate da alcuni anziani dei nostri paesi che la Sig.ra Margherita ha raccolto personalmente. Sono stati tre incontri per quel che mi riguarda molto interessanti, sentire come passavano il poco tempo libero che avevano e le storie o leggende che raccontavano nelle stalle la sera prima di coricarsi oppure nelle grandi cucine che avevano. Alcune storie che ho sentito da Stefano le avevo già sentite raccontare dai miei nonni o da anziani del paese  Penso che anche le storie dei nostri nonni siano cose da tramandare alle prossime generazioni come tradizioni e secondo me anche avanti negli anni saranno apprezzate.      
MARCO
 
Tre Lunedì di fila siamo andati alla  sede della Cooperativa Azzurra per ascoltare le Bote.  Mi ha colpito di più la storia di Barbaluf che era un uomo che raccontava tante storie molto brutte e cattive e la storia dell'orso che era imprigionato in un buco molto piccolo, per tirarlo fuori un uomo è entrato nel buco ma quando è uscito non aveva più la testa perchè se l'era mangiata l'orso. Spero di ascoltare tante altre storie.
Giovanni

Nei due giorni di Lunedì sono andato ad ascoltare le Bote che sarebbero dei racconti di una volta per passare il tempo vicino ai focolari o nelle stalle e i nostri nonni le raccontano.
A raccontare le Bote erano Margherita e Stefano. Ci hanno raccontato anche delle storie divertenti ma io non mi sono messo a ridere perchè non mi veniva o forse perchè non ero tanto concentrato, comunque devo dire che è stato interessante ascoltare le storie vecchie.
Fernando Gaioni






 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

federico non dormire!

SFA Cooperativa Azzurra ha detto...

Come fai a sapere tutte queste cose? sei forse un spione che guarda gli altri ma non se stessi.
però un giorno o l'altro fatti vede ingiro così ti conosco bene e so chi sei.