giovedì 15 luglio 2021

( DICIOTTESIMO CAPITOLO - LA FATA DI ALBIONE DI NOME LARA CLARABELLA DE LARIS )

Montecchio  13 luglio 2021 martedì

Scuse dallo scrittore Silvano

Scusate è sopraggiunto un problema che riguarda tutto il nostro mondo, la terra. Tutti ad un tratto ci siamo bloccati a casa nostra e così dovevo scrivere il diciottesimo capitolo della saga ma ho dimenticato gli scritti in cooperativa così ne ho preparati altri. Adesso che ho finito la terza parte della storia dei re Oro, Argento e Bronzo e dei loro regni, ho pensato di ricominciare a scrivere la saga su Caio Merlino Britannico oggi. Mi scuso ancora col cuore, ora io scriverò su Merlino. Grazie mille, ciao a tutti quelli che leggono il blog dello SFA e che non leggono solo le mie storie ma anche le altre cose che tutti scriviamo.
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Era la fine dell'anno 3.389.000, nel regno delle fate c'era una fata cuoca molto bella di nome Lara Clarabella De Laris. Lei era alta, aveva occhi azzurri e capelli biondi, era bella formosa perché assaggiava tutti i piatti del re Artù Pendragon. Il re la vide in cucina che si muoveva  molto bene tra i fornelli. Lui la prese e le disse che la amava e che la voleva sposare. Dei cavalli alati entrarono nel castello, li presero e li portarono nel regno delle fate che era in realtà il regno di Albione dove Artù ha estratto la spada nella roccia, la famosa ExcaliburLara Clarabella De Laris e re Artù ebbero un mega matrimonio ed ebbero 7 figlie fate. Quando le figlie crebbero si sposarono e tutti quanti vissero felici e contenti.

Una notte, i Sassoni attaccarono Artù ma lui gli fece una sorpresa. Artù attaccò i Sassoni con uno strano esercito, i Cavalieri di CamelotUno dei cavalieri si chiamava Persival, era quello più forte, aveva il mantello rosso, con l'armatura grigia. Aveva un cavallo bianco, era un puro sangue, alto, con una splendida criniera bianca come il manto. Mentre i Cavalieri di Camelot combattevano contro i Sassoni, una splendida luna illuminava il ruscello Dragoton dove si lavavano le fanciulle e dove lavavano anche i panni dei loro mariti. Un drago di nome Ixman apparve in una grotta vicino al ruscello. Nella grotta c'era Caio Merlino Britannico che chiedeva un consiglio al drago di nome Ixman che aveva gli occhi gialli con le pupille rosse, aveva delle squame che gli coprivano tutto il corpo dalla testa alla coda e aveva delle enormi e fini ali. Il mattino dopo, il sole stava inondando la valle di luce e illuminava il ruscello Dragoton. Mentre tramontava dietro le montagne, il sole illuminava la grande statua di Atena che si trovava fuori dal tempio. Il drago era il custode del tempio da prima degli Uomini-pesce di Atlantide, i suoi templi erano stati sommersi dall'acqua e l'isola era sprofondata. Nel tempio c'era il pugnale fatto con la pietra caduta dal cielo, incastonato nella roccia. C'era stata una "Prima Politica" che i re di Camelot tenevano nascosta grazie alle Sacerdotesse e ai Druidi che erano loro alleati da prima ancora dell'anno zero. La "Prima Politica" era questa: tanto tempo fa, Zeus fu quasi ucciso da suo padre Crono che governava il mondo. Crono aveva mangiato la carne di cervo e voleva mangiare anche Zeus. I fratelli di Crono, i Titani, salvarono Zeus e lo aiutarono ad uccidere Crono.

Dopo quasi un intero giorno di battaglia, Artù e i Cavalieri di Camelot sconfissero i Sassoni. Intanto una ragazza si era persa nel regno di Albione perché scappava via dai pirati Sancentini, alleati dei Sassoni, che la stavano inseguendo. Se qualcuno non l'avesse salvata, avrebbe potuto essere uccisa dai nemici. Per fortuna Artù era sul loro cammino ed eliminò tutti i Sancentini dal primo all'ultimo, tranne la figlia del capitano dei pirati di nome Yara de Yaris.

Yara aveva 18 anni, aveva gli occhi verdi ed era bella e formosa.

Re Artù la sposò e con lei ebbe 4 figlie che crebbero e divennero  delle belle principesse soldatesse. Dopo 35 anni passati a fare banchetti su banchetti, il re di Camelot Artù Pendragon e sua moglie Yara andarono a farsi un bagno nelle terme di Camelot per rilassarsi. Da quel giorno in poi non ci furono più guerre e ci fu solo la pace, sia per il regno che per tutti quelli che abitavano al castello. Ci fu la pace interiore e anche esteriore e da quel giorno ci fu solo un banchetto da fiaba e da allora furono formosamente felici e contenti e Artù e Yara erano molto felici di essere sposati da molti anni. 

Fine del capitolo 18. Ciao da Silvano.



Re Artù Pendragon, re una volta e re in futuro per Albione, per Camelot e per tutti i regni vicini e amici, re una volta e per sempre.


Le 4 figlie di Artù, le principesse soldatesse.


Castello di Camelot.


La mappa dove si svolge la storia.
                                                    
                                    
Caio Merlino Britannico, il suo nome per chi lo sta aspettando è Emris, l'ultimo Signore dei Draghi. Il nome del drago nato dall'uovo bianco è Chibiusa che nella lingua del drago vuol dire speranza per un futuro migliore anche per loro.
 

 

Yara de Yaris, la moglie di re Artù Pendragon.



La spada Excalibur custodita dalla Dama del Lago e usata nell'epica ed ultima battaglia contro Morgana e i Sassoni in Merlin la serie su Spike canale 49.


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