I nostri eroi, accompagnati sempre dal sommo Robi Ceratelli, andarono in Val Camonica, a Breno, perché erano venuti a conoscenza di un nuovo locale dove i tifosi del Breno si ritrovavano prima delle partite casalinghe, il locale si chiamava "Che Botep".
Passiranico disse: "E così questo è Breno? Che brutto paesello". Neanche il tempo di finire la frase che un essere strano su un Suv bianco gli investì la coda. Poi l'essere strano e sconosciuto scese dal Suv e disse: "Scusami che hai detto?". Per fortuna Robi, tra una birra e l'altra, riconobbe l'essere strano e disse: "Ehi ehi, fermi un momento, ma lui è il mio amico Seba". L'essere strambo riconobbe il sommo e disse: "Ardel chè el Rrrrrrrobiiii, cosa ci fai con questi due esseri? ". Il sommo disse: "Eh, cosa vuoi farci amico mio, tutti abbiamo le nostre croci". Passiranico disse: "sì, io e il mio amico però siamo sempre qui, non ce ne siamo andati". Robi e Seba dissero: "State zitti per l'amor di Dio". Poi Seba guardò Robi e gli disse: "Dai andiamo a bere una birra, offro io, la berremo lì al campo Tassara durante Hellas-Breno, che ne dici?". Il sommo disse: "Ma sì, perché no". Così i nostri eroi, Seba e Robi andarono al campo Tassara.
Seba era il capo della curva Brenese e aveva pure un figlio a cui aveva messo il nome Marco, pensate un po'. Robi e i nostri eroi si misero in curva con Seba. Gli Sgherri di Seba cantavano a squarciagola: "Piacere, il nostro capo è come Luigi delle Bicocche, per amore del Breno fa a botte e sputa sangue sulle nocche. Da giovane il suo eroe si chiamava Francesco Totti, lui guidava la Roma facendo reti che nel destro sembrava ci avesse i botti. Invece adesso ha 27 anni e passa le notti al Che Botep per il karaoke, se vuoi lo trovi lì che fuma vicino ad un video poker".
Seba disse a Robi: "La mia curva è un po' pittoresca nel dipingermi. Comunque la partita sta per cominciare". Lillo disse: "sì, ho visto un certo Truppa con il numero 10 entrare in campo, mi sembra molto alto, qualcuno sa chi è?". Passiranico disse con tono sprezzante: "Che ti frega? Tanto sarà uno scarsone". Ad un certo punto due lampi, due tuoni e una burrasca riempirono il campo Tassara di Breno. Seba guardò i due animali spaventati e disse: "Quello è Matteo, mio fratello maggiore, nani da giardino che non siete altro". Lillo, per calmare gli animi, disse: "Senta signor Truppa, sommo capo ultrà del Breno, sono sicuro che quello scemo del mio amico non intendeva offendere in alcun modo suo fratrello maggiore. Perché non calma i lampi e i tuoni e ci godiamo la partita?". Seba disse: "Beh sì, va bene, ma al prossimo commento, attenti a voi! Io e il mio amico Robi siamo pronti a scatenare i nostri poteri su di voi. Mi avete capito bene puzzette ambulanti?". Passiranico balbettando disse: "Ce-ce-ce-ce certamente".
La partita si chiuse con il Breno che vinse 2 a 0, ovviamente con doppietta di Truppa, il numero 10. Dopo la partita, i nostri eroi, Robi, Seba e Matteo Truppa andarono a bere una birra al Che Botep. Ad un certo punto, una ragazza mora raggiunse Seba e gli altri. Passiranico disse: "Pfff... che brutta". Subito dopo un fulmine gli cadde in testa. In realtà i fulmini erano due: uno lanciato da Robi e uno lanciato da Seba. Furioso, Seba urlò a Passiranico: "Cosa hai detto di mia cognata?". Il sommo Robi disse: "Piccoli esseri irriconoscenti, come osate? Fuori dal nostro regno! Prendete questo e questo e quest'altro".
In 3 ore, i nostri eroi si presero 3 saette per ogni parte del corpo. Prima di scappare, Passiranico e Lillo videro una ragazza bionda avvicinarsi a Seba e dargli un bacio. Passiranico disse: "E lei chi è?". Seba disse: "Ancora qui voi due? Comunque questa bellissima creatura è la madre di mio figlio, mia moglie. Ve la presento ma attenti a voi". Seba disse a Robi:"Prima tu Robi, questa è mia moglie, Diletta Leotta". Poi Seba disse a Diletta: "Questo è Robi, uno dei miei più grandi amici, ci conosciamo da quando ero ragazzino". Diletta disse a Robi: "Molto piacere". Poi Diletta si girò e vide Passiranico e Lillo. Diletta chiese a Seba: "E quegli esseri?". Robi guardò i nostri eroi e con la voce di Ragnar Lodbrok della serie "Vikings" disse: "Venite qui, imbecilli". Passiranico e Lillo, spaventati dalle scosse precedenti, si avvicinarono lentamente alla moglie di Seba. Lillo disse a Diletta: "Pp-pp-pp-piacere, Diletta, ii-iio ss-ssono Lillo e llui èè Pa-passiranico". Diletta disse: "Piacere". Passiranico si era perso a guardare gli occhi della "regina" ma Seba se ne accorse e gli disse: "Che fai imbecille? Guardi mia moglie?". E così un altro fulmine cadde addosso ai nostri eroi. Passiranico e Lillo scapparono a gambe levate. Tutto si concluse con Lillo e Passiranico che si unirono agli "Ustionati di Monza" mentre Seba, Robi, Matteo e Diletta Leotta cantavano allegramente "Catania on a Player" che è una versione modificata di "Livin' on a Prayer" dei Bon Jovi.
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