Quella Pasquetta del '76 era stata soprannominata : Una Pasquetta da grido. Vuol bella, attraente. Andavo verso il lungolago, poi andavo via e andavo in montagna. Ero talmente e abitavo alla Collaela dove c'era il Bar Cappelletti. Avevo su una maglietta rossa con i pantaloncini. Era in Primavera e avevo molto caldo. Ero grosso e robusto: avevo i pantaloncini, maglietta e le ciabatte. Strano! Ho messo su dopo le scarpe e sono andato in giro.
Passavo per i campi già fioriti, poi te pensa vedevo qualcuno girare col deltaplano e il parapendio. Vedevo i ciclisti , dopo vedevo anche qualcuno girare a piedi persone di tutti i generi che giravano. Giravano con le bici e i monopattini allore. Facevano la loro scampagnata e facevano tutte le loro cose nei loro prati con le loro cose e le loro tovagliette e tutti.
La Pasquetta da ora in poi sarà sempre memorabile, sublime e soddisfacente.
Saluto il salame e le uova, quello della festa del Tiglio di un Mone, quello che non brontolerà mai cioè quel biondone di un Jonny, quello che non studia sempre il Dani + I., quella che ho fatto una provocazione per ridere quella megadonna di quella Cinzia, poi c'è anche quella tutta bionda tanti anni fa la Marzia, poi Michael, Silvano, Nando, Fede, Seba sicuramente, Michi, la Nico sicuro e Aldo che lo penso a Pasquetta per forza, poi Manu, le segretarie, i due Ale, poi CDD, CSE, poi Barbara Paris, Bertoli,Cominini, la Samantha, Renata,Anto, Antonio Fedriga, Andrea, Tebaldo.
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