Nella Pasqua del 1975 per me era una cosa fondamentale, a 8 anni si vedeva. Come allora ho mangiato il capretto con la polenta e le patatine. Non bevevo il vino, ma bevevo aranciata o Coca Cola. Poi, no aspetta. Quando che andavo io in giro c'era tanta gente che faceva la sua spesa, le loro passeggiate, si prendevano a gruppi per vedere le cose, andavano sulla spiaggia a Pisogne a visionare per l'Estate dopo. Va bene. Poi, tante altre cose. Si prendevano i vestiti, le scarpe. A 8 anni andavo già in giro al Centro Giovanile e non entravo, giravo tra le vie. Andavo in Chiesa, andavo alla messa, non mi interessava allora il Centro Giovanile. Poi quando era più grande ci sono entrato dalle scuole medie.
La Giuseppina, la mia mamma, faceva le sue cose ed erano gli ultimi anni che rimanevo lì. Quando che andavo a scuola c'era qualche amico che mi chiamava oppure andavo io. Qualcuno è sposato è sposato e qualcuno no. Mi chiamava Marco, Gino, poi anche gli altri. Un bel gruppo.
Per me anche quella Pasqua lì era trascorsa socievole, gradevole e sofisticata.
Saluto Dani + I., i buondoni e biondissimi: la montagna sacra Jonathan e quel bel figone di un Seba, poi anche Michael, Mone, quel pezzo di vichinga Cinzia, poi la Marzia che va sempre in montagna, quelle due segretarie della Frency e della Barby, Aldo che è ancora in ospedale e spero che a Pasqua torni a casa, poi Silvano, Manu, Alessandro L., Fede, Nando, CSE, CDD, la Comunità, la Barbara Paris, Bertoli, la Loretta, la Anto e tutti quelli che mi conoscono.
Nessun commento:
Posta un commento