A Venezia, nel lontano 1967, un Uomo morì di peste e saltò in aria nella sua casa e dopo bruciarono il suo corpo e la sua casa. Le sue ceneri vennero messe in un'urna come se fosse una tomba. L'urna venne seppellita sotto le poche macerie della sua umile casetta e venne messo un cartello intero ma bruciacchiato con scritto: "La mia umile dimora". Il suo testamento finì tra le mani di una Soldatessa Gigante che viveva nel lontano Veneziano del 1967, l'anno in cui le soldatesse giganti furono costrette a far scappare tutti i Cittadini Veneziani dai Nordisti e dai Sudisti.
Un certo uomo di nome Jack Frost, figlio di Robert Frost che era quell'Uomo morto di peste e poi bruciato di anni (pensate) 99 che doveva compierne 100 e li avrebbe compiuti se non fosse morto prima per colpa della peste. Menomale che Jack Frost di anni ne aveva 33 e aveva incontrato per caso proprio la Soldatessa Gigante che aveva tra le mani il testamento di suo padre.
Dopo aver letto il testamento di suo padre, Jack Frost venne a sapere che tutti i Cittadini Veneziani erano tutti suoi fratelli, fratellastri, sorelle e sorellastre perché suo padre era molto ricco e aveva un harem molto grande.
Intanto ci fu la guerra tra i Nordisti e i Sudisti. Alla fine però i due eserciti si allearono per attaccare i Cittadini Veneziani e farli prigionieri. Ma una ragazza gigante di nome Debora Stofler (che di anni ne aveva 118) diede una mano ai Cittadini Veneziani a combattere contro i Nordisti e i Sudisti.
Alla fine i Cittadini Veneziani vinsero la guerra.
I Nordisti e i Sudisti morirono annegati nel Fiume Rosa che aveva il sapore di pompelmo rosa. Jack Frost ereditò una biblioteca e poi sposò Debora e la Soldatessa Gigante.
Alcuni Cittadini Veneziani scrissero un libro che venne intitolato “La Vittoria di Venezia del 1967” e ogni anno ci fu il ricordo della vittoria dei Cittadini Veneziani del 1967.
FINE. Ciao da Silvano. Voto 10.
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