Oggi come tutti i venerdì, i nostri eroi hanno fatto attività di canottaggio sul lago d’Iseo, mentre remano hanno sbattuto da un lato, poi come se fossero allucinati, ma vedono una grossa pinna.
Tanti cominciano a urlare ‘uno squalo’ ‘ma cosa dite siamo al lago, non può esserci uno squalo’. Poi intorno alla barca come in un film costurire a girare questa grosse piuma e allora spaventati in braccio le pegaie e cominciano a remare fino a riva. Arrivati a riva c’è l’istruttore che chiede come mai sono già rientrati. I ragazzi rispondono di aver visto uno squalo che continuava a sbattere forte sull’imbarcazione. Impossibile ribadisce l’istruttore, ma se fosse vero prendiamo l’attrezzatura di pesca e andiamo a catturarlo. I ragazzi si fanno indicare il posto preciso e con l’istruttore provvisto dell’attrezzatura e si dirigono sul posto. Arrivati vicino al posto giusto sentono ancora un botto e ancora quelle grosse pinne che girano intorno. L’istruttore incredulo urla ‘ci penso io’ e getta in acqua l’attrezzatura con l’esca. Il grande pesce comincia a mangiare e trascina l’imbracatura verso il largo. L’istruttore anche guarda il pescatore che comincia a pescare il super pesce e comincia a tirarlo verso l’imbarcazione, ma il pesce è grandissimo e anche lui tira, ma il pescatore dice ai ragazzi ‘datemi quel grande martello’ e appena il grande pesce arriva verso la barca gli tira tre martellate, il pesce stordito si mette a pancia in su, sembra morto, ma quando è ora di tirarlo sulla barca, il grande pesce comincia a muoversi. E’ incredibile, è davvero uno ‘Squalo’, tirato sulla barca lo stordiscono di nuovo e lo portano a riva, dove l’istruttore che aveva già avvisato le autorità competenti. Lo recuperano e lo consegnano a dei professionisti e appena si sveglierà lo riportano nel suo habitat naturale. Questa è stata una delle avventure che i nostri canottieri hanno avuto e se lo ricorderanno per un po’ di tempo. Nonostante siano passati alcuni giorni tremano dalla paura.
Storia di Marcone il grande burlon
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