giovedì 6 luglio 2023

Passiranico e Lillo a Cosenza


Un giorno i nostri eroi vinsero una vacanza per l'estate. Lillo disse: "Questa è la prima volta in vita nostra che vinciamo qualcosa che può fare effettivamente bene a tutti e due. Dove andiamo?". Passiranico optò per Cosenza, in Calabria. Passiranico disse: "Andiamo a Cosenza dai, è un posto che non abbiamo mai visitato e poi siamo sul suolo italico". Lillo disse: "Sì, ma noi siamo di Milano, sai quante ore ci vogliono per arrivare fino a Cosenza?". Il gatto disse: "Andiamo con Uber!". Il topo disse: "Ok".    

Una volta arrivati sul suolo cosentino, i due amici sentirono già che qualcosa da lì a poco stava per cambiare. Infatti Passiranico disse: "Ma chi sta ascoltando Rollin' dei Limp Bizkit?". Ad un certo punto si sentì solo: "Cosenza... Co Cosenza... Co Cosenza". Arrivò una Ferrari che si fermò davanti ai due amici. Dalla Ferrari uscì Sebi.  

Lillo disse: "Anche qui? Ma tu hai case da tutte le parti". Sebi disse: "Weee curnutonn". Passiranico disse: "Eh sì, e come vedo è sempre in bella compagnia quel fetentone. E quella chi è?". Il gatto indicò una ragazza seduta dentro la Ferrari. Sebi disse: "Carè waggliò, lei? Lei è Anna". I due amici, increduli, dissero: "Anna? Ma scusa non stavi con Drina?". Sebi disse: "Eh, è, è, è, quella, è acqua passata, siamo separati da 3 anni. Manco sono sposato con Anna. Lei è la mia convivente".

Comunque i quattro girarono per Cosenza dalle 7:00 fino alle 23.00. Ad un certo punto Anna si lamentò di avere fame. Così Sebi decise di andare a mangiare riso, patate e cozze. Arrivati al ristorante, Lillo guardò Sebi e gli disse: "Ah e comunque, complimenti per la compagna...". Non l'avesse mai detto, alle spalle del topo si presentò un omone alto 2 metri e 3 centimetri che prese la testa di Lillo e la infilò nella bacinella di riso, patate e cozze. Passiranico scoppiò a ridere ma l'omone prese la bacinella e gliela tirò in faccia. Sebi, ridendo come un pazzo disse: "Oh, mi sono dimenticato, lui è Giovanni. Lillo e Passiranico dissero spaventati: "Il tuo futuro cognato presumiamo".




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