Un giorno un bambino stava correndo felice felice verso il Bar Italia a Darfo. Dopo essere entrato nel bar, il bambino notò una ragazza e disse: "Uh, è molto carina però io non potrò mai darle tutto ciò di cui ha bisogno, non mi vorrà mai. Come faccio a farmi notare?". Il bambino prese dunque coraggio e decise di andare a presentarsi, lei lo vide e gli chiese: "Ei.. tu". Il bambino la guardò e disse: "Io? Parli con me?". Lei disse: "sì, parlo con te, sei nuovo vero? Non ti ho mai visto al Bar Italia".
Il bambino arrossendo disse: "Beh, in effetti...sì, sono nuovo di qui e non ho molti amici". La ragazza gli disse sorridendo: "Io mi chiamo Greta, vuoi essere mio amico?". Il bambino disse di sì. Greta guardandolo notò che però il bambino era infelice e disse: "Cosa c'è? Ora non sei più solo. Perché piangi?". Il bambino rispose: "Tu non puoi capire, io sono nato così e non potrò mai cambiare o essere come le persone e i ragazzi normali". Greta si mise dunque a ridere, il bambino stizzito disse: "Vedi? Anche tu mi prendi in giro, che amica vuoi essere?". Greta disse: "Ma no piccolo, non sto ridendo per prenderti in giro. Senti, stasera qui al bar c'è una festa. Vuoi stare con noi?". Lui rispose: "Mmm, non so, non vorrei creare disturbo, ci sei tu?". Greta rispose: "sì, ci sono io stasera, se per te non ci sono problemi ti posso tenere per un paio di ore e poi portare a casa". Il bambino disse: "Ok, andiamo a divertirci insieme".
Greta nel bel mezzo della festa disse: "Ti stai divertendo baby?". Il bambino rispose: "Sì, grazie a te sto imparando che la diversità non dev'essere un ostacolo e che la vita può essere vissuta al meglio". Poi il bambino le chiese: "Greta, mi vuoi bene?". Lei rispose: "Oh signur, certo. Qui sarai a casa, potrai venire quando vuoi, io ti farò da sorella". Da quel giorno il bambino andò sempre al Bar Italia solo per stare con Greta e tutti gli volevano bene.
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