giovedì 17 aprile 2014

Una canzone Dari Bembo

Oggi.
Tagliato l'erba nel prato.
Dopo.
La macchinetta sia.
Cinzia.
Ingolfata.
Perchè capace usare lui?
Brao.
Facile qua.
Volta.
Difficile così.
La vita, lui.
Tagliare ancora il prato.
Passato.
Perchè cresce ancora, più di prima.
Questa la canzone.
Lucio Dalla.
Così, che non fa male.
Così, quando canta una canzone.
Valle Verde.
Ciao.
                                    Franco B.
(Alzi la mano chi non ha mai cantato a squarciagola una delle creazioni di Dario Bembo abbracciato ad un caro amico, ad un parente, ad un cagnolino. Signori/e, qui si tratta di un elogio al contatto umano che diviene ancor più prezioso se avviene su un prato con della musica o un decespugliatore a farci compagnia in sottofondo. Esiste qualcosa di più bello? Esiste qualcosa di più tenero e delicato? Ne dubitiamo. Da notare come quest'ultima creazione divenga un crescendo a partire dalla forma fino ad arrivare all'omaggio finale per la sua terra natale scritta non a caso in un doppio maiuscolo. Chiudete gli occhi: non pensate all'orchestra, non pensate alle scarpe, non pensate ai surgelati. Riapriteli. Ecco che affiora tra le nuvole di cotone del paradiso, facendo capolino, la cittadina di Anfurro che tante righe ha ispirato al Nostro. Lasciaci per qualche istante la possibilità di immaginare i tuoi paesaggi, i tuoi profumi, i tuoi sapori e di viverli sognando la Tua mano che ci accompagna. Grazie ancora Franco B, grazie infinite Dario B.)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sapevo che Dari Bembo facesse il giardiniere. Ma sa usare anche la falciatrice?

Giovanna

SFA Cooperativa Azzurra ha detto...

giovana tenta perche questo io il lavoro perche ci osa bella franco ci apre che quandomi alzo la mattina franco ciao