un giorno i nostri eroi si ritrovarono in una notte fredda e gelida a casa di lillo per vedere una serie tv che piaceva molto as tutti e due si chiamava Boris, passi ad un certo punto ammise la cosa più geniale maio detta in tutta la storia di questa sitcom passi disse: possiamo andare anche noi a boris. lillo: possiamo provare, così andarono a Roma per vedere se potevano entrare a far parte della serie incontrarono ragnar anche lui presente perr una piccola parte, Ragnar aggiunse: anche voi qui me no male siete arrivati in termpo, passi: perchè in tempo ? ragnar: perchè tocca a voi sbrigatevi, forza, c'è pure sebi e Renato dentro nemmeno il tempo di entrare e sentirono scusi lei è Renato? renè: come scusi? regista: voi siete i truppa no? lei viene da Castellammare classe 68. sebi: pà no ti prego.. Renato: senti a infame der cacchio io vengo da Napoli capito? sebi: vieni fuori c'abbiamo il crick in macchina t'ofamo vede noi come se chiama lillo: ma na volta senza litigare in sta sitcom c'è? Ragnar: a quanto pare no il bello è che sarebbe pure un fumetto per bambini pensa un pò te se era per adulti cosa c'era dentro.. lillo: hanno chiamato i carabinieri si stanno portando via il regista... ragnar: si, vedo anche io e sebi e Renato? renato: qualcuno ci aspettava per caso? Ragnar: èè sonmo arrivati i caramba lillo: io non ci torno a pggio reale, maresciallo: ma quale Poggio Reale? voi siete dei miti, renato: mio figlio? maresciallo: quale figlio? il ragazzino è suo figlio? renato: si certo, Lillo: è in macchina, non so cosa stia cantando vedo solo che piange... Sebi: una vita da mediano, correndo come papi anni di fatiche sigarette poi arriva lei e sei a i mondiali .. Ragnar: oh ma che cucciolone sebi: zitto, pelato santino: ecco apprposito de cucciolone tra una ligata e l'altra che ce sta un cucciolone? sebi: si.. io aha... voce: seba smettila... sebi: chi ha parlato? lillo: non lo so.. ma è spaventoso.. sebi damme er micropfono.. santino: CHE VOI FA? vabbhè daje renato: vai c'a base: Sebi: 7 5 gocce la Calabria fa le fiamme Ragnar: stamo co Santino dietro le mie spalle, passi: ma chi? quel romanaccio? neanche il tempo di dirlo e Sebi gli saltò al collo, inutile fu il tentativo dello stesso Santino di calmare la furia ceca del amico.
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