Eravamo la mattina.Scalare.
Così, la falce. Il martello.
Non faremo più l'amore.
Pianteremo pomodori e patate. E lumache.
Vesponi volano grossi.
Il pitone.
Fa il caldo, 21 gradi.
Esce frutti, non esotici.
Fragole, uva marina. Rebus.
Le more e glisù. Mirtilli.
Escono rondini, merli.
Lucertole, lucertoloni.
Lumaconi e ragnetti fanno l'amore.
Noi più niente. Così, più bello.
Fascinante.
Le vipere mordono e non mordono.
E bastonér. E ghiri.
Scoiattoli, la faina. La poiana, così bella.
Come Cinzia.
Lei salamandra, sciborgola.
E così bella.
I liserdù.
Franco B.
* ( L'autore prende spunto per la poesia dal lungo periodo di maltempo che ha caratterizzato la nostra Primavera. Il titolo è particolarmente significativo poichè con la pioggia le rocce rotolano facendo così spuntare alcuni rettili citati nel testo...NDR)
7 commenti:
Grazie Franco! E bravo anche chi ha scritto la spiegazione sottostante!
cilecaq a+ndolaseradoveadaredove
lipareadarelamiacanzoneperteecosi
perfarelamorecosibelloquandoecosi
lacinziaeosibellapecctoquellala
mattinadedicounacanozoneperte
ciaobella
franco
ciao
Mi sono commossa.
Soprattutto quando si parla di uva marina.
Aurora
Quanta fantasia Franco!
gigi
secondo me questa poesia piacerebbe anche a piero angela...
Giuseppe
più che fantasia per me Franco ha preso la mamaite malattia dei ma-mai ahh1!!!ah!!
'CENSURA'
FRANCO
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