lunedì 27 febbraio 2012

27/2/2012: Se i muri potessero parlare ...della compagnia di Toline

27/2/2012: commedia in dialetto della compagnia che proviene da Toline con il titolo se i muri potessero parlare.
Sabato sera sono andatto, a vedere una commedia in dialetto che si intitolava se i muri potessero parlare.La compagnia proveniva da Toline. All'inizio c'era un cameriere di un albergo che si lamentava, e diceca che doveva fare tutto lui e se i muri potevano parlare. Ma poi vedendo che arrivarono i clienti, disse ecco lo sapevo e così arrivò una coppia composta da moglie e marito poi la nipote e poi una famiglia. La famiglia era composta da mamma, papà e una figlia. La figlia quando era ora di sposarsi si era chiusa dentro in bagno, La mamma disperata aveva provato di tutto per convincerla ma non c'e là fatta. Poi ha chiamato il papà , lui ha chiesto alla moglie cosa aveva fatto e lei gli ha risposto al marito niente e spiegando la situazione. E così ha provato anche lui, a parlare con calma ma poi si era arrabbiato e voleva sbattere giù la porta del bagno. La moglie ha fermato il marito, e lui si era fatto male alla spalla rompendo il vestito. La moglie si era rotto l'anello, ma poi il marito voleva dare fuoco alla porta del bagno. Ha provato ad entrare dalla finestra, ma era chiusa e si era anche messo a piovere con un temporale. Allora era entrato in una finestra del bagno dell'altra stanza, dove stava facendo il bagno una signora. Allora era andata dall'altra camera , dove c'era la moglie e in quel istante era tornato anche il marito dicendo che l'aveva toccata. Ma lui gli aveva detto che era scivolato addosso, ma la moglie non gli credeva. Alla fine del primo atto, la figlia si sposò con quello meridionale. Il secondo atto era un festeggiamento dell'anniversario di matrimonio, la moglie gli diceva al marito che era ben 48 anni che si erano sposati. La moglie aveva ordinato gli antipasti, ma il marito gli diceva che era in dieta e voleva quelli molto leggeri con meno grasso. Cosi la moglie per fare contento il marito ordinò anche quelli, appena arrivati gli disse al cameriere di portare del vino. Ma poi il marito con la scusa del lavoro, aveva anche un amante che la moglie non lo sapeva perchè anche lei ce la aveva. Ma poi la moglie andando in bagno, fece cadere il registratore del marito. Chiamarono l'idraulico che liberò il water da un rossetto, recuperò anche il registratore. Alla fine della commedia, venne presentata la compagnia e salutarono il pubblico.
Federico




CENA SOCIALE DEL 2 MARZO 2012



lunedì 20 febbraio 2012

MACCHINA A LEGNA




Sabato sera ho guardato Tele Boario, Ho visto che stavano presentando una macchina d'epoca a Cedegolo e andava a legna. Hanno fatto vedere che dietro c'era una stufa a legna, tramite la pressione del fuoco si metteva in moto il motore. Avevano messo insieme con i pezzi originali, la macchina funzionava ancora molto bene per essere antica. Mi piacerebbe avere come bellezza, e usarla solo come dimostrazione in giro per il mondo. Gli cambierei il colore della carrozzeria, facendo diventare per metà a strisce e il resto a puà e in più farei anche diventare un'pò moderna. Aggiungerei una batteria per fare funzionare il motorino, e un nastro che strascina i pezzi di legna nella stufa e tramite un robot li mette dal carrello al nastro. La marmitta la farei spostare a fianco e le ruote un'pò più larghe. Farei fare dei disegni e delle scritte con scritto pericolo di fare molto attenzione.
Federico





venerdì 17 febbraio 2012

LA MAPPA DEL DESTINO

Il libro racconta la storia di un manoscritto che era stato trovato in una abbazia dentro in un muro per settecento anni.
E' scritto in codice,ma le prime righe sono in latino,per migliaia di anni è stato rimasto immerso nell'oscurità.
Poi un intuizione a squarciato le tenebre.
Incredulo l'archeologo,Luc Simard cammina in quel grandioso complesso di caverne,interamente decorate con splendidi dipinti rupestri.
E arriva all'ultima grotta,la più sorprendente,dove sono raffigurate alcune piante,le stesse riprodotte nell'enigmatico manoscritto medievale.
Spietati gli abitanti di Ruac non hanno dubbi i forestieri devono essere fermati,perchè la cosa più importante è difendere il loro segreto a ogni costo.
Fernando Gaioni

IL BRASILE LA TERRA DOVE SONO NATO

Il Brasile è la terra in cui sono nato io da piccolo cioè avevo 9 mesi,il luogo in cui sono nato si chiama Machado-MG (Brasile),e il mio anno di nascita è 90.
Purtroppo la terra brasiliana è anche fatta di gente povera che vive senza mangiare o bere che pure forse devono anche fare chilometri di strada per prendere l'acqua,era gente che viveva nelle baracche ed era proprio brutto vivere così,a parte la gente che sta in Città vive bene,solo quelli che dormono negli scatoloni di fuori sui marciapiedi o sotto i ponti,gente che chiede carità.
San Paolo è la Città più grande e molto bella,Rio de Janeiro il luogo in cui sul monte sta il Cristo Redentore con le braccia aperte.
Io sono stato trovato da una signora che mi aveva portato in un'istituto dove c'erano tanti altri bambini oltre a me come mi raccontavano,ed ero anche ammalato mi usciva il sangue dalle orecchie di tutto insomma ero messo male,anche se purtroppo i miei genitori del mio stesso colore la polizia non è riuscita a trovarli,erano spariti lasciandomi da solo in mezzo a tanta polvere chissà quale storia potrebbe essere stata la loro io non posso sapere niente perchè ero piccolo e non ho potuto conoscerli mi sarebbe piaciuto molto ma bisogna accettare il proprio destino,avere coraggio perchè non tutti si salvano come Dio ha salvato me,anzi devo essere felice di essere vivo ancora,Dio mi ha dato quella forza che non avevo,la forza di andare avanti di proseguire il mio cammino,e se io potessi ritornare laggiù mi piacerebbe perchè una terra così non l'ho mai vista da così vicino,e spero di arrivarci un giorno perchè io ho sentito molte persone che mi dicevano di andare giù una volta,una volta soltanto per vedere,per conoscere,per capire come vivono,potrebbe essere la mia occasione se fossi così fortunato,ma ancora non lo sono ma non è detto che rinunci anzi è una promessa io giù la ritornerò e così potrò ritrovare le mie origini,scoprire tante cose che non so di quella terra che i miei occhi non hanno potuto vedere le meraviglie di questa Terra,lo devo dire perchè io ci sono nato lì e io li ci ritornerò un giorno,deluderei solo me stesso se non ci andassi,primo o poi dovrò farlo.
Tanti ragazzi purtroppo dove ero nell'istituto io alcuni erano morti e io che ero il più piccolo di tutti sono stato il più fortunato e per questo devo ringraziare qualcuno,Dio perchè solo lui ha avuto il modo di salvarmi e grazie a lui sono guarito e mi ha dato una cosa,"mi ha dato la libertà"
Fernando Gaioni Dos Santos 





giovedì 16 febbraio 2012

Commedia dialettale della Compagnia di Cortefranca

Sabato sera sono andato a vedere una commedia dialettale al cinema teatro dell'oratorio di Esine, la compagnia proveniva da Cortefranca. Parlava di due famiglie, una composta da una moglie un marito una suocera e una figlia e l'altra invece era composta da una moglie, un marito, una cameriera e un figlio. C'era quella della agenzia della Toscana, era quella che aveva consigliato la casa per tutte e due le famiglie. Avevano preso in affitto, ma quando l'altra famiglia era tornata dal mare c'era un'altra famiglia. Una proveniva da Brescia,  l'altra di Bergamo che era Nobile. All'inizio la famiglia di Brescia tramite una agenzia, prese in affitto la casa e anche quella di Bergamo la prese. Dopo un pò, avevano preso un avvocato per risolvere il problema e il responsabile della agenzia. Alla fine, avevano detto di lasciare perdere la nobiltà e vivere insieme nella stessa casa. Da allora ognuno per la propria strada, e non si vedevano mai più e rimanevano come amici e pace fatta.
Federico

lunedì 13 febbraio 2012

Mondo Senza Fine




E' il 1327 il giorno di Ognissanti. Quattro bambini si allontanano di nascosto dal priorato di Kingsbridge e assistono per caso nella foresta all'omicidio di due uomini. Da allora le vite di questi ragazzi saranno indissolubilmente legate tra loro e una volta adulti conosceranno amore, avidità, ambizione e vendetta. Vivranno momenti di prosperità e e carestia, malattia e guerra ma su ciascuno resterà l'ombra di quell'insipiegabile delitto di cui furono testimoni in quel fatidico giorno della loro infanzia.
Fernando




venerdì 10 febbraio 2012

I MITICI ANNI 80

La Lira, i dolcetti dell'oratorio a 500 Lire, gli album della panini dei calciatori,  i libretti della spesa;
Tronki,i galetti, i fonzies, le san carlo, gli smarties, i tic tac, i tabù, il fior di fragola, la pantera rosa, il mario bros, il cucciolone, la coppa del nonno,
la disco dance, il capital,il tenda,
i puffi, Heidi, Mila e Shiro, Bud Spencer Terence Hill, Banana Joe, nati con la camicia;
 il supermecato sebino, le cabine telefoniche,  i mondiali del messico...........

Roberta

mercoledì 8 febbraio 2012

IL NOSTRO AMICO SIMONE

Allo S.F.A.sono arrivati due ragazzi nuovi di nome Simone e Silvano.
Simone viene il Mercoledì mattina,mentre Silvano viene il Martedì e Mercoledì.
Simone ha 19 anni e abita ad Artogne.
Frequenta l'Istituto turistico di Pisogne,di materie preferisce Geografia,in classe sono in 13 compagni.
Gli piace usare il pc,gli piace molto l'intervallo,di animale ha un meticcio che si chiama Lilli.
Lo sport preferito di Simone è pattinaggio,gli piace giocare con la playstation 2 Dragon ball 3 ed è il migliore,frequenta l'oratorio e il cinema e gioca anche a calcio,la sua musica preferita è Rock.




lunedì 6 febbraio 2012

FILM LO SCHIACCIANOCI

6/2/2012: Cinema dell'oratorio di Esine il film lo Schiaccianoci. Questo film parla di una famiglia composta da una mamma un papà di un maschio e di una femmina. Era il giorno di Natale quando arrivò lo zio a portare i regali alla femmina una casa e al maschio il pupazzo di legno. Dentro il pacco c'era la casa con dentro il pagliaccio con la girandola e dei pupazzini. La sera erano andati a dormire quando la bambina si svegliò e andò a prendere il pitotino ma si mise a parlare. Gli chiede perchè parlava e lui disse che tutti parlano. Ma poi si veste e va a vedere gli altri pitotini che si muovevano. Ad un certo punto son finiti in un paese dei topi ma quelli cattivi non buoni. Ma quando raccontò alla sua mamma e suo papà non gli han creduto; anche il suo fratello non ci credeva. Ma una sera il bambino si svegliò e si meravigliò vedendo che la sua sorella parlava con un burattino di legno. Ma poi divenne amico dei topi e fece rinchiudere i suoi amici pupazzi nelle gabbie e farli portare via. Ma poi vedendo che bruciava i giocattoli dei altri non fu più amico e così rimase rinchiuso nella gabbia anche lui. Ma alla fine combattendo contro di loro liberò il paese dai topi e grazie anche alla magia della regina delle nevi. Mi ha fatto capire che non bisogna essere cattivi anzi buoni con gli altri anche se ti provocano.
Federico

Sulla neve

Di neve ne è venuta tanta. La neve a me piace molto e ho fatto un pupazzo di neve. A me la neve piace molto perchè ne è venuta tanta e a Daniele non piace perchè gli stà sulla pancia. Daniele ha messo l'acqua sul vetro e si è congelata!
Giovanni

giovedì 2 febbraio 2012

Arte



ASSASSIN'S CREED RECENSIONE

La storia racconta di un uomo tutto bianco che ha vissuto la sua vita eternamente nell'oscurità,un uomo che da ragazzo ha imparato ha combattere a fianco di Al Mualin un vecchio maestro piuttosto bravo rispetto ad Altair,che a volte non riusciva a battero nelle prove e così lo mandò a combattere con gli altri uomini più grandi di lui,ma poi col tempo arrivò anche lui,a diventare grande e forte.
Al Mualin si ricordava molto bene di Altair che dopo averlo allenato lo mandò a fare delle missioni speciali per lui in cui non avrebbe mai dovuto fallire fino a quando non lo tradì.
E così lo mandò a Gerusalemme,Damasco,Acri,quelli erano i posti dove trovava informazioni sulle persone che doveva fare fuori come gli era stato richiesto.
Altair aveva delle armi micidiali che portava con sè la prima era una spada e nel braccio sinistro aveva una lama nascosta che utilizzava per non farsi notare quando gli serviva per attacare, i suoi avversari da cercare furono 9 e tutti e 9 dovevano essere uccisi.
Poteva saltare sui tetti,arrampicarsi sulle case sui campanili,ma l'unica cosa che Altair vorrebbe e che si sarebbe mai fermato e che avrebbe combattuto fino alla fine compiendo la sua missione di assassinio.


FERNANDO GAIONI DOS SANTOS













L'ULTIMO CAVALIERE RECENSIONE

Il libro di Stephen King racconta la vicenda di questo uomo pistolero che insegue l'uomo nero cioè,quello della morte.
Ovviamente si incammina nel deserto ma il suo scopo è quello di eliminare la creatura che oscura,tenebre,morte,paura e soprattutto di raggiungere la torre a cui vive,e distruggerla per sempre.
Diciamo che il suo nome si fa chiamare come Roland di Gilead L'ultimo pistolero di tutti i pistoleri del west e lui sarebbe stato il migliore con le sue micidiali pistole,ed era piuttosto veloce se uno lo attaccava,anche se in parte subiva danni.
E' un racconto di sinistre atmosfere,un Fantasy a dire il vero,ma tutto quello che vi si racconta in questo libro è davvero macabro come dice l'autore.
Roland aveva anche conosciuto un amico che lo avrebbe aiutato per trovare la torre Nera e così,trovandola avrebbe compiuto la sua missione,questo amico si chiamava Jake era stato conosciuto in una stazione,che poi morì più avanti calpestato da mostri orrendi e appiccicosi,mentre combattevano per farsi strada lui finì in un burrone e non lo vidì più Jake era scomparso e Roland era rimasto da solo e di sicuro sta volta,avrebbe finalmente compiuto un'immaginabile battaglia finale grazie al suo Jake,che urlando ad alta voce gli avrebbe detto di volergli bene,non poteva dimenticarlo perchè sarebbe stato morto come un eroe.
FERNANDO GAIONI