mercoledì 12 marzo 2014

Wallcomen Borrns

Sei bella.
Cinzia.
Arisa.
Bella.
Ciao.
                                               Franco B.
(Fulmineo, impavido, quasi sfacciato. In queste righe il Nostro riprende il celebre scritto della sua produzione intitolato 'Wall Comen Brkesn' quasi volesse regalarsi e regalarci un omaggio a sè stesso. Con questa auto-citazione viene premiato il lettore più attento e capace di non lasciarsi sfuggire le più sottili sfumature; viene gratificato chi riesce a seguire e leggere l'opera di Franco B. come se fosse un romanzo ininterrotto senza fine. A questo tipo di fruitori si rivolge il Maestro cercando come al solito di incentivarci alla riflessione ricordandoci come la poesia sia un'opera viva, vitale, talvolta verace. Partendo da questo messaggio subliminale sorge spontanea una riflessione: se un romanzo si può paragonare ad una lunga relazione passionale con il lettore, una poesia di questo tipo somiglia proprio ad un bacio rubato al chiaro di luna. Non per questo un bacio diviene meno intenso o significativo. 'Non giudicate la lunghezza dei miei scritti...' Egli ci dice '...lasciatevi solo sopraffare dolcemente parola dopo parola'. Sopraffatti dall'emozione come è nel Suo volere, ci congediamo. Ciao)


 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il poeta Franco sente la primavera...
Rosa

Anonimo ha detto...

Ciao Franco, la tua poesia è molto significativa, non capisco però il collegamento con la foto.
Mi puoi spiegare cosa significa?
Giovanna

Anonimo ha detto...

Penso che sia un arciere, la cui freccia è fulminea come i carmi del Nostro
Nicola