mercoledì 22 aprile 2015

Il Giudizio

Aprile.
16 - 4 - 2015.
La Cinzia.
Così belle.
Perchè fa la bambina?
Quando.
Così bello il mondo.
Noi dobbiamo andare avanti.
Come una ruota, ti ricordi?
Quando la Cinzia ha i capelli lunghi.
Neri.
Lisci.
Come?
Come il mare.
La marea.
Dov'è?
Quando?
La mattina non ci siamo.
Noi.
Come una volta.
Vogliamo fare guerra?
Perchè non fanno l'amore.
Più bello.
Siamo come il Signore.
Così non fare guerra.
Adesso non si può più.
Perchè quando c'era il fascismo?
Adesso non c'è più.
                                                    Franco B.
(Nel giorno del Suo compleanno il done viene porto a noi. Inaspettato, imprevedibile, inatteso, inavvicinabile. Possiamo forse competere con la bellezza del mondo? Forse sì, ci ricorda il Nostro. Siamo noi stessi a costituire la bellezza del mondo con le nostre stesse azioni finalizzate a migliorarlo ed a renderlo più vivibile per tutti. Poco importa che si tratti di un tozzo di pane spezzato e donato oppure un sorso di vino offerto o condiviso. "Siamo come il Signore'' ci dice. Tale paragone all'occhio distratto potrebbe apparire come una bislacca eresia; al contrario il Poeta ci ricorda come fummo creati a sua immagine e somiglianza e come tali dobbiamo fare in modo che ne tragga giovamento il nostro pensiero e la nostra quotidianità. Una frase  quella citata che è più di uno stimolo, più di un incoraggiamento. Trattasi di una limpida verità che risulta talmente disarmante nella sua semplicità che forse questa goccia che ci solca il viso non è dovuta al sudore derivante dai primi caldi primaverili. 
Concedeteci un istante per riprendere fiato.
Come può il Nostro essere così illuminante nei concetti senza produrre sforzo alcuno se non quello di lasciarsi ispirare? Poco importa qual è la fonte del suo genio, Egli riesce a generare emozioni partendo dalla marea, dai capelli della Cinzia, dalle ruote  o dal mattino ed il risultato è sempre pienamente efficace. 
La componente pacifista non è nuova alle produzioni del Nostro, ma Egli non disdegna di ricordarci nuovamente come la stupidità della guerra continui ad essere il cancro che divora la bellezza del pianeta ed ha ben presente come la responsabilità sia da tutti noi esseri umani un pò condivisa.
Può la luce disegnare arcobaleni nel cielo plumbeo, giocare coi cristalli negli abissi più profondi dell'oceano, accecare l'odio viscerale nel più nero dei cuori? Di sicuro. Si badi solamente se a guidarne il fascio luminoso c'è la penna di Franco B.
Sei la nostra luce o Maestro, senza di te è il buio.
Auguri)


2 commenti:

Anonimo ha detto...

oh ma un libro solo di immagini e commenti della redazione?
luca

Anonimo ha detto...

La musica senza testo è muta.
La Redazione