Tema ispirato alla Cittadinanza Digitale (Cittadino Digitale)
Video su "Cittadino Digitale": https://www.youtube.com/shorts/Zl6uO4ORlRo
Questa storia si svolge tra le strade di Montella e narra la vicenda di tale Edoardo Castellini, cittadino digitale e perito informatico che era prossimo al pensionamento anticipato.
Come ultimo lavoro richiesto, Edoardo aveva il compito di sistemare dei programmi sul PC dell'agenzia per il quale lui stesso aveva lavorato negli ultimi anni. Così il signore prese tutte le sue utenze e cercò di sistemare il PC che gli era stato commissionato. Così Edoardo si mise al lavoro. Ad un certo punto, Edoardo sentì una voce stridula e strana che disse: "Le macchine stanno prendendo il controllo della Terra. Caro mio Edoardo, non ci puoi fermare". Edoardo si spaventò (chiaramente non capita sempre di sentir parlare un PC, no?) e tentò dunque di far intervenire chi su queste cose era sicuramente il migliore per poterlo aiutare. E qui casca l'asino perché ad aiutare il nostro amico non può che arrivare un felicissimo Lupo Lucio (chiaramente era tutto frutto della mente di Edoardo che pur avendo 33 anni sembrava un bambino nel corpo di una persona apparentemente adulta).
Così il nostro protagonista, dopo aver bevuto tre bicchieri di Grappa Scevoliziana, decise di fermare il Nemico: un Automa, una macchina che finge di essere una persona.
Edoardo (che si trovava sul posto di lavoro), credendo che l'auto del suo capo (all'anagrafe Marco Nicolini) fosse il Nemico, bruciò gli interni e spaccò i vetri della macchina. Il suo capo (che altro non aspettava che l'avere un motivo per licenziarlo in tronco) prese la palla al balzo e prima lo allontanò dall'azienda e poi lo fece arrestare con l'accusa di danneggiamento di effetti personali.
Edoardo cercò di difendersi dicendo di non essersi reso conto di quello che aveva compiuto e che era tutta colpa del PC dell'azienda. La giuria e il giudice ovviamente fecero fatica a credere alla versione fornita dall'uomo (era chiaro che Edoardo avesse qualche disabilità a livello mentale). Il giudice (che non aveva voglia di leggere le scartoffie fornite dall'avvocato di Edoardo) decise di non credere alla sua versione e fece bene. Sì perchè chi vi sta scrivendo è lo stesso protagonista del racconto.
Ho già ucciso, sia all'interno del carcere che fuori, durante le uscite di permesso (mi è bastato far credere che fossi pentito). Ora sono nel carcere di Opera Milano.
Consiglio: non fatemi uscire! Al di là della mia situazione di follia, un cittadino digitale normale può ancora salvarsi (sempre che non lo trovi prima io).
Nessun commento:
Posta un commento